Una settimana fa la presa di posizione del Polo Civico sulla situazione dello stadio Ferraris di Villanova (http://www.romaest.org/news/03/2018/villalba-polo-civico-no-alla-revoca-della-concessione-della-palestra-via-trento-al-vivivillalba/).
Oggi una nuova presa di posizione, stavolta di Andrea Grillo, presidente dell’ASD Villanova Calcio, nei confronti del Polo Civico stesso.
Quel Villanova che in questa stagione ha interrotto ogni attività sportiva e sociale “per mancanza di spazi fruibili in tutti gli impianti sportivi comunali dove la fanno ancora da padrone gli attuali gestori/concessionari accreditati da un bando di gara del 2015 sul quale evito di esporre pubblicamente ogni tipo di commento che sarebbe in totale contraddizione a quei valori in cui da sempre credo”.
Comincia così il lungo sfogo di Grillo. “Al Polo Civico vorrei semplicemente ricordare che prese di posizione come quella evidenziata andrebbero prese sempre, a prescindere, e non una volta tanta. Così poi sarebbe tutto più credibile”.
Il presidente torna sui fatti del passato. “Senza voler mancare di rispetto a nessuno in particolare, vorrei ricordare che per oltre due anni la mia associazione, ufficialmente censita e riconosciuta, è stata continuamente oggetto di condotte incomprensibili e ingiustificabili”. Un biennio pieno di difficoltà e di disagi quello dal 2015 al 2017 per l’ASD Villanova, allentamenti in mezzo alla strada alle nove di sera in pieno inverno. “Questo perché eravamo senza un campo dove andare: ma allora nessuno e dico nessuno degli attuali esponenti del Polo Civico mosse un dito. Nessuno ci ha dato neanche un semplice conforto, nessuna parola per una associazione sportiva del territorio che nonostante tutto era riuscita a tesserare oltre 50 atleti. Perché?”.
Grillo è un fiume in piena. “Gli esponenti del Polo Civico fanno notare la mancanza nell’attuale amministrazione di una visione d’insieme del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini, di leggerezza e di mancanza di sensibilità, di non tener conto dei bambini e delle squadre iscritte ai campionati. Tutto vero, tutto giusto, ma fino a un certo punto: ribadisco che questi straordinari valori e principi sarebbe stato il caso di averli avuti ed esternati sempre, nei confronti di ogni singola associazione del territorio. Mi rivolgo in particolare a quelle figure del Polo Civico che in passato erano al governo della città, delle quali però non ricordo in passato interventi così decisi e mirati come gli ultimi in riferimento agli impianti sportivi”.
Per Grillo la soluzione ci sarebbe stata, ed era quella del rispetto del regolamento che disciplinava l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, oggi “distrutti, disintegrati, mancanze di agibilità, manti erbosi pieni di sabbia, messa in sicurezza ai limiti della praticabilità, servizi igenico-sanitori a dir poco scadenti. Chi ha causato tutto questo? Chi lo pagherà?”.
Un quadro nel quale entrano anche presunti mancati introiti, alcuni “sembrerebbe proprio da mancati pagamenti per l’utilizzo degli impianti sportivi. Chi avrebbe dovuto controllare?”.
Una riflessione, quella del presidente del Villanova, dettata “dalla voglia di vedere una politica locale che possa abbracciare tutti i cittadini, garantendo i loro diritti, sempre, indistintamente e a prescindere. Poi ognuno si tenga le due idee e i suoi ideali: lo sport è un diritto di tutti, le associazioni del territorio in regola devono poter svolgere le proprie attività pagando tariffe calmierate, l’accesso presso gli impianti sportivi di proprietà dell’ente deve essere fruibile e fattibile in termini di costi e di orari. Non può essere un privato a disporre a suo piacimenti di un bene che è patrimonio pubblico”. Ennesima puntata di una vicenda che va avanti da quasi tre anni.
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