Guidonia / Convenzione sul lavoro, proseguono le verifiche. La relazione del vice segretario generale sulla presunta incompatibilità della Spinella

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Non smette di far discutere il provvedimento approvato dalla maggioranza pentastellata in consiglio comunale relativo alla “costituzione dell’ufficio associato interprovinciale per la prevenzione e la risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro del personale dipendente tra l’unione dei Comuni della bassa Romagna quale Ente capofila, Anci Emilia Romagna ed altri”.

Una discussione “ad alto impatto”, che ha visto svolgere le funzioni di segretario generale al comandante dei VVUU Marco Alia. Proprio dalla sua relazione, inviata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al segretario generale, al dirigente Area II, al responsabile dell’Anti corruzione trova conferma una eventualità segnalata da molti in questi giorni.

La convenzione all’interno della delibera verte anche sulle situazioni inerenti il rapporto di lavoro dei dipendenti comunali, come l’istituzione dell’ufficio procedimenti disciplinari, la gestione dei permessi sindacali, la gestione dei servizi ispettivi. Una discussione accesa, quella che ha portato alla votazione prima e all’approvazione poi.

Qui il colpo di scena. Subito dopo la conclusione del punto all’ordine del giorno, il consigliere comunale Emanuele Di Silvio faceva rilevare ad Alia, al sindaco e al presidente del consiglio comunale che la votazione “si era svolta con la presenza in aula di un consigliere, che avrebbe dovuto astenersi dal partecipare alla votazione in quanto legata da parentela con un dipendente comunale”. Non era Arianna Cacioni, figlia di una dipendente comunale, che si era allontanata dall’aula, ma Laura Spinella, consigliere comunale di maggioranza.

Un fatto confermato dalle verifiche informali effettuate da Alia, che ha confermato il fatto segnalato. “Si è potuto effettivamente constatare che il consigliere comunale Laura Spinella, partecipante al voto dell’atto in questione, è consorte di un dipendente comunale che presta servizio – scrive Alia – presso il nostro ente, attualmente in congedo per aspettativa”.

Un comportamento che sembra essere in violazione dell’articolo 78 del Tuel, che specifica come gli amministratori debbano “astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado”. Di fatto un obbligo di astensione che potrebbe ravvisare un potenziale o reale conflitto di interessi. Saranno i destinatari della lettera ora a dover fare le valutazioni opportune per i profili di loro competenza.

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