I segni delle fiamme ci sono praticamente ancora tutti. Dentro, e fuori, dove sul lato del campo annerito e impolverato dalla cenere in molti raccontano di aver visto giocare a pallone ragazzi e addirittura bambini, incuranti di correre e respirare in mezzo a un’aria evidentemente malsana. Ma sono le immagini arrivate a Roma Est degli interni della palestra di via Martiri delle Foibe di Villalba, in fiamme nell’ottobre del 2015 e oggi preda dell’abbandono e del degrado, a raccontare molto meglio di qualsiasi parola la situazione attuale della struttura. Porte squarciate e in alcuni casi divelte, segni di bivacco simboleggiate da bottiglie di alcolici, scritte sui muri, specchi rotti, materiali gettati dagli “incursori” notturni a terra, estintori svuotati e polvere a terra con relative impronte. Il tutto con una facilità di accesso disarmante, come evidenziato dalle immagini e dal video sempre inviato al nostro giornale che abbiamo pubblicato giorni fa (http://bit.ly/2o40Y32). Ingressi molto più che frequenti – chi è entrato spesso lascia anche scritte con data annessa – spesso segnalati alle istituzioni dai cittadini ma mai prese in carico. La palestra all’esterno è praticamente uguale a un anno e mezzo fa. Ricordando i frequenti proclami sull’argomento della passata amministrazione comunale – quella caduta lo scorso giugno – ad oggi e nell’ultimo anno e mezzo l’unico intervento avviato e concluso è stato quello relativo alla caldaia negli scorsi mesi, intervento peraltro non “dedicato” ma all’interno di un più ampio piano di manutenzioni. Almeno per l’acqua calda dunque in futuro non ci saranno problemi.
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