Marcellina/Scontro sulla Tari, Marulli (M5S): “Diminuzione tariffe è fumo negli occhi dei cittadini”

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi

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È stato presentato nel consiglio comunale dello scorso 29 marzo a Marcellina il piano finanziario contenente al suo interno la nuova tariffa della Tari, poi approvata. Un piano salutato con soddisfazione dal sindaco Alessandro Lundini e dall’assessore Carlo Passacantilli, ma che invece ha trovato la forte opposizione del Movimento 5 Stelle, evidenziata in consiglio comunale dal portavoce pentastellato Alessandro Marulli. “Il piano presenta una scelta politica discutibile oltre che forti irregolarità. Emerge da una simulazione uno sgravio di circa il 22% per la categoria commercianti e di una percentuale che va dall’11% al 14% per i privati ma la regolarità del piano avrebbe portato sgravi ben maggiori”. Marulli si sofferma in particolare su tre voci che gravano direttamente sui contribuenti attraverso il pagamento della tassa in questione, “in contrapposizione al metodo definito nel D.P.R. 158/1999, che deve essere applicato per la  redazione del piano”. La prima voce è quella relativa al baratto amministrativo, strumento atto a concedere esenzioni dal pagamento della tassa per un periodo limitato e definito, a cittadini che ne richiedano utilizzo per comprovate motivazioni. “. Il costo ammonta a € 13.000. Ci chiediamo, quante domande perverranno durante l’anno per poterne usufruire.  Sui cittadini comunque graverà il costo per intero”. Il secondo punto riguarda la mancanza di una voce “che riporti le entrate effettivamente conseguite a seguito delle attività di recupero dell’evasione, che costituiscono una componente da sottrarre ai costi comuni dell’anno in cui l’entrata e materialmente conseguita”. La terza è invece relativa agli 80 mila euro definiti nel piano come “fondo rischio crediti inesigibili”. “Non ha alcun fondamento: possono infatti essere inseriti nel piano finanziario solo i crediti realmente accertati e dichiarati inesigibili. Tale costo, inoltre, in base al principio d’integrale copertura di tutti costi di gestione, va inserito nell’esercizio di competenza, ossia l’esercizio in cui si manifestano in maniera certa e precisa elementi da cui deriva l’inesigibilità”. Non mancano i paragoni con il passato. “La passata giunta Nicotera fece pagare ai cittadini cittadini € 176.513,68 attraverso un fondo rischi, correlato a passività probabili e non certe, legate alla gestione dei rifiuti ad esempio per cause in corso per danni a terzi, palesemente spropositato, gli attuali sindaco e vicesindaco, allora in opposizione, sembra non si accorsero di nulla. Da qui il motivo che induce a credere che la tariffa della TARI sia diminuita, ma è solo fumo negli occhi dei contribuenti. Una manovra questa, per coprire i servizi non più a carico della società appaltatrice, ma da luglio a carico del Comune”. L’attacco all’amministrazione è su tutti i fronti. “La raccolta differenziata come promesso, avrebbe dovuto rappresentare un punto di svolta per Marcellina, ne avrebbe dovuto arricchire le casse. Al contrario, oggi ci troviamo di fronte ad un aumento per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Ci si aspettava  – chiude Marulli – che dopo tre anni entrasse nella cultura dei più, che differenziare in maniera corretta avrebbe portato ad una diminuzione dei costi della TARI.  Ci si aspettava dal nuovo contratto che venisse applicata una tariffa puntuale, che avrebbe premiato chi avesse avuto più accortezza nel differenziare i rifiuti”. Il portavoce, oltre a votare contro la delibera di approvazione del piano finanziario che include la nuova tariffa Tari ha annunciato la richiesta, in sede di bilancio, della presenza del Revisore unico dei conti che giustifichi le incongruenze denunciate durante il consiglio.

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