Prima Aurelio Valentini e Gianfranco Ricci. Ora Claudio Massari e Giuseppe Saccà, anche loro a questo punto due ex membri del direttivo del Partito Democratico di Guidonia, annunciano il loro ingresso nel movimento civico dei Democratici. E lo fanno senza risparmiare un durissimo punto della situazione politica all’interno del loro ex partito. “Malgrado le fuoriuscite dal PD locale continuino a moltiplicarsi, chi governa il nostro partito a livello sovracomunale sembra non accorgersene e continua – scrivono in una nota Saccà e Massari – su un percorso fallimentare in cui si susseguono rinvii, ricorsi e contrapposizioni fra le diverse aree che nulla hanno a che fare né con la definizione di un programma per la nostra Città, né con la definizione di una strategia vincente”. Con Valentini e Ricci viene dunque condivisa la critica “alla mancanza di un percorso inclusivo e aperto da parte del PD. Negli ultimi giorni sono trapelate indiscrezioni su possibili candidature autorevoli ed inclusive, che ci avevano fatto sperare in un deciso cambio di passo. Così, purtroppo, non è stato”. Nell’area civica invece, per i due ex dirigenti, si sta costruendo “una coalizione capace non solo di vincere le elezioni, ma soprattutto di governare una città complessa come la nostra. Una coalizione civica che già oggi con la costituzione del tavolo delle cinque realtà in campo rappresenta la vera alternativa non demagogica ai partiti e alle correnti, piena di entusiasmo e di prospettive”. Un programma sul quale si sta già lavorando e un’altra rappresentatività composta da persone “motivate e molto attaccate al loro territorio: per questo l’aggregazione civica ci appare in grado di essere molto più attrattiva verso i nostri concittadini dei Partiti. Come nostro costume prediligiamo il rapporto umano e non virtuale con i nostri concittadini e la sensazione appare netta. Sfiducia nei partiti e nelle loro ritualità, scarso apprezzamento per la capacità di governo dei populismi”. Anche Saccà e Massari “bocciano” dunque il Partito Democratico di Guidonia e scelgono la “via civica”. L’uscita di 4 dirigenti in poche settimane non può non essere presa in seria considerazione dal PD.
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