Siamo ai livelli di un romanzo d’appendice. Appassionante e paradossale. “La Commissione per le primarie ha ultimato i lavori per l’organizzatore della giornata di domenica. Un ringraziamento speciale a tutti i membri della Commissione che in queste settimane hanno consentito lo svolgimento di questo importante processo democratico in vista delle prossime elezioni, dall’Albo degli Elettori alle primarie. Vi aspettiamo tutti domenica 23 aprile per scegliere il candidato sindaco del Partito Democratico di Guidonia Montecelio!”: con queste parola sulla pagina Facebook del Pd di Guidonia veniva confermato nella sera di venerdì lo svolgimento delle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco del Pd e del centrosinistra, con la sfida tra Emanuele Di Silvio e Simone Guglielmo. Una conferma rafforzata da due post successivi, con orari e luoghi di voto. Questo l’antefatto. I fatti arrivano tutti nella mattina di sabato, tutti nell’arco di poche ore, con le candidature presentate regolarmente all’inizio di questa settimana per entrambi i partecipanti.
Apre Di Silvio. “Come da regolamento, ho depositato formalmente la mia candidatura alle primarie del Partito democratico e del centrosinistra. Grazie a questo passaggio, presso la segreteria cittadina del partito, ho ufficializzato la mia partecipazione alla competizione che decreterà il nostro candidato sindaco per Guidonia Montecelio”. Così si apre la nota di Emanuele Di Silvio. “Dopo mesi di impegno, domenica io sarò in campo. Ci sarò per la nostra città e per i tanti amici e cittadini che hanno condiviso questa mia scelta, dimostrando pazienza e sostenendomi quotidianamente, dandomi coraggio anche nei momenti più complicati. A tutti loro, e ai quasi 4mila iscritti all’albo degli elettori che potranno votare alle primarie, vanno i miei ringraziamenti”. Un passaggio sull’azione politica e civica del Partito Democratico e del centrosinistra, che per il candidato riceveranno da domenica uno slancio positivo. “Il Pd, a prescindere dal risultato delle primarie, sarà unito e pronto per affrontare l’appuntamento elettorale dell’11 giugno, proponendosi a tutti i cittadini come una squadra che ha chiaro il suo obiettivo: dare le risposte che una città importante come Guidonia Montecelio merita”. Queste le parole del primo candidato Alle 14 un nuovo colpo di scena.
“Chiedo lo spostamento delle primarie al 30 aprile”. Le firme per la candidatura sono state presentate. “Apprendo oggi da un post pubblicato sulla pagina FB del PD cittadino che domani mattina si svolgeranno le votazioni per la scelta del candidato sindaco del partito per le consultazioni amministrative dell’11 giugno”. Così si apre la nota di Simone Guglielmo, candidato alle primarie con Di Silvio. Un Guglielmo per nulla convinto della scelta del suo partito. “Alla luce di accadimenti interni ed esterni al partito che hanno minato la legittimità e l’opportunità politica dello svolgimento delle stesse, mi sento costretto a non rendermi disponibile oggi ad appoggiare la decisione presa per la data dello svolgimento delle votazioni”. I fatti ai quali fa riferimento il candidato sono quelli già evidenziati da altri colleghi di partito nelle scorse settimane, “riconducibili ad una gestione viziata dell’iter procedurale delle primarie da parte del Partito provinciale e, a discendere,di quello locale”. Ed ecco dunque il riferimento alla ricerca da parte del PD negli ultimi mesi “di una figura terza di alto profilo professionale che potesse aggregare tutto il popolo di centrosinistra. In questo frangente è stato chiesto pressantemente a me ed al mio competitor Emanuele Di Silvio di soprassedere a qualsiasi manifestazione di campagna promozionale del nostro nome in riferimento a tale candidatura. Da parte mia c’è stato,come sempre, il massimo rispetto per le linee d’azione dettate dal Partito”. Non manca una stoccata a Di Silvio. “A testimoniarlo vi sono, ad esempio, i manifesti affissi con il suo volto in tutta la città e le sue lettere inviate ad iscritti all’ albo degli elettori facendo peraltro un uso scorretto dei dati sensibili degli stessi. Per il mio senso di appartenenza al Partito e rispetto degli elettori del centrosinistra non ho inteso fuorviare la buonafede di questi ultimi montando una campagna elettorale privata incentrata sulle mie personali ambizioni, sapendo che nel frattempo il Partito lavorava per trovare un nome diverso da proporre di concerto con tutte le sensibilità interne al partito stesso. Non ho mosso rimostranza alcuna quando la data dello svolgimento delle primarie è stata spostata innumerevoli volte sempre per decisione univoca del partito provinciale ed ho glissato anche sulla poca informazione che il Partito ha fatto filtrare sull’intera vicenda, confidando sempre in un epilogo unitario e condivisibile del processo di strategia politica messo in campo”. Il resto della nota torna ai fatti di ieri, dunque alla conferma delle primarie per domenica 23 aprile, “a ridosso dunque di un importante ponte festivo, dopo essere stato lasciato per mesi all’oscuro delle suddette strategie tentate dal Partito, dopo essere stato umiliato nella dignità di appartenenza ad una comunità cittadina dalle cronache giudiziarie di queste ore, dopo essere stato lasciato nella completa disinformazione sui luoghi, tempi e modi di espletamento delle funzioni di voto e soprattutto senza essere stato messo nelle condizioni, come previsto dal regolamento, di poter conoscere in modo imparziale i volti ma soprattutto il background professionale e politico ed il programma proposto dai due candidati, oggi si chiede al popolo di centrosinistra di Guidonia Montecelio di andare oggi a votare alle Primarie”. Un quadro che Guglielmo definisce “pantomina”. “Ho troppo rispetto per i miei concittadini e per lo strumento di democrazia delle Primarie, considerato nella accezione più trasparente e legittima del termine, perché io possa oggi con la mia partecipazione a siffatta pantomima rendermi complice involontario di questa strategia politica miope, architettata dal segretario Provinciale e da quello Comunale in danno sia delle persone che dello strumento. Il rispetto delle regole mi porta oggi a presentare ricorso contro questa decisione. Sempre il rispetto per le regole unitamente a quello per tutti coloro che conoscono la mia onestà intellettuale mi impone di chiedere uno spostamento al prossimo 30 Aprile dello svolgimento delle Primarie accorpandole a quelle nazionali per la scelta del segretario, richiesta peraltro già avanzata da alcuni dirigenti anche durante l’ultimo direttivo dell’Unione Comunale del 19 aprile. Solo in questo modo potrà essere rispettato a pieno l’iter procedurale del post presentazione delle candidature come appunto previsto dal regolamento dando spazio alle campagne elettorali dei candidati con il giusto apporto di informazione e garanzia da parte del Partito”.
In 11 lasciano l’Unione Comunale. A distanza di 15 minuti dalla nota di Guglielmo, ecco un nuovo comunicato, stavolta a firma di 11 membri dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Guidonia, che annunciano le dimissioni e chiedono al segretario Lomuscio di fare altrettanto “in un sussulto di dignità”. In fondo alla lettera ci sono le firme di Natalino Autili, Angelo Ciccotti, Rosanna Costantini, Maurizio De Vincenzi, Gianluca Giura, Alfonso Lauricella, Rosaria Morroi, Maria Concetta Ottaviani, Lorenzo Pavia, Alfredo Roberti, Orazio Di Leo, nomi che fanno riferimento in parte a Simone Guglielmo in parte a Domenico De Vincenzi. “A 20 giorni dalla presentazione delle liste siamo ancora senza un programma, una lista, un sindaco e completamente soli. Nonostante il consiglio comunale si sia sciolto da quasi un anno, nulla si è fatto per costruire una alternativa al sistema di potere, che solo grazie alla procura è stato smantellato. Nel frattempo molti iscritti e militanti hanno abbandonato il Pd uscendo dall’unione comunale o non rinnovando la tessera, nel silenzio totale. Scientificamente si è deciso di distruggere la più importante forza del centrosinistra, che nelle ultime amministrative è risultato il primo partito in città, per difendere un pacchetto di preferenze per le prossime elezioni politiche o depauperando un i tesserati al solo fine di controllare il partito stesso. Ricordiamo infatti che è pendente il ricorso avverso le modalità di svolgimento del tesseramento annuale. Abbiamo più volte chiesto al segretario locale di allargare L’alleanza e di costruire un programma alternativo, ma invano”. Il riferimento è anche in questo caso alla riunione convocata nella sera del 21 aprile. “In quella sede è stato deciso di svolgere le primarie domenica 23, cioè due giorni dopo, senza seguire nessuna procedura di trasparenza, di pubblicizzazione e di rappresentanza come previsto dal regolamento provinciale. Senza contare che la stessa campagna elettorale per le primarie, a norma di regolamento, avrebbe dovuto avere inizio solo dopo la chiusura delle candidature, avvenuta il 18 aprile. In una Città dove l’illegalità è diventata prassi comune anche il PD di Guidonia ritiene di potere violare regole, leggi a danno dei suoi iscritti e cittadini. Noi ci rifiutiamo di essere complici di un simile sistema”. L’attacco è diretto al Pd provinciale e a quello locale. “Né il segretario locale né quello provinciale si pongono il problema del bisogno di chiamare a raccolta un fronte largo per difendere le istituzioni e restituire dignità a un comune fra i più importanti della regione Lazio. Questa è la proposta che noi abbiamo avanzato ma che ci è stata respinta. In tali condizioni non vogliamo assumerci la responsabilità di una sconfitta annunciata e per questo ci dimettiamo dall’unione comunale, dopo che già altri 6 componenti lo hanno fatto, e confidiamo che in un sussulto di dignità il segretario faccia altrettanto”. Guerra. E per nulla fredda.
“Decisione presa ed espressa dalla maggioranza nell’ultimo direttivo”. Chiamato in causa sia da Guglielmo che dagli 11 dimissionari, il segretario cittadino Mario Lomuscio racconta l’iter che ha portato nelle ultime settimane alla scelta della data del 23 aprile e alla conferma. “Nell’ultimo direttivo la maggioranza si è espressa in maniera univoca sull’impossibilità e sulla non opportunità sia a livello organizzativo che di risposta alla città di posticipare le primarie. Abbiamo dato seguito a questa decisione”. E a quanto sancito dal Pd Provinciale, che il 4 aprile aveva annunciato il rinvio al 23 aprile (http://www.romaest.org/news/04/2017/guidonialannuncio-del-segretario-provinciale-del-pd-rocco-maugliani-la-data-per-le-primarie-slitta-al-23-aprile/). “Io sono da sempre per i ragionamenti, e per un partito pluralista. L’indirizzo politico del direttivo del Pd di Guidonia nella sua maggioranza – chiude il segretario Lomuscio – ha scelto di mantenerle per la prossima domenica, io ho tutelato la maggior voce del partito cittadino”.
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