“Contrastanti pareri tra il sotto scritto e le dette liste in ordine alla politica delle alleanze”. E tanti saluti al progetto civico. Dura poco più di 2 giorni la candidatura a sindaco dell’ex giudice Luigi Trapazzo per lo schieramento delle liste formato dai Democratici, Guidonia Domani, Il Biplano, Nuovo Progetto e Movimento Futura Italia. Una nota diffusa pochi istanti fa ha confermato le voci particolarmente fondate arrivate nel tardo pomeriggio di ieri, che raccontavano già di un passo indietro. “Pur ammirando il coraggio e la coerenza con la quale gli animatori delle liste hanno rifiutato ogni collegamento coi partiti politici nazionali, non condivido tale impostazione e mi ritengo pertanto inadatto a rappresentare un siffatto schieramento civico”, scrive Trapazzo, evidentemente poco propenso a rappresentare una coalizione senza simboli di partito dopo il fallimento della trattativa tra lo schieramento civico e il PD. “La nostra unanime e stimolante scelta ricade in Luigi Trapazzo, uomo di straordinaria cultura giuridica e di importante esperienza amministrativa, che siamo certi saprà interpretare – scrivevano i movimenti nella nota con la quale annunciavano l’ex giudice – il momento politico amministrativo al meglio lavorando alla paziente ricucitura del rapporto cittadino amministrazione. Luigi Trapazzo sará l’ottimo capitano di una squadra credibile e competente e aprirà da subito un confronto con le persone, le liste civiche già in campo e le diverse sensibilità politiche del territorio”. Era sabato 15 aprile, e decisamente sembrava essere tutto pronto anche in riferimento alle alleanze. Tempo di festeggiare la Pasqua e Trapazzo è già un ricordo. Quelle del 2017 saranno ricordate come le elezioni degli ex candidati sindaco. La strada l’ha aperta Rettighieri, l’ha proseguita Bruno Ferraro – mai ufficiali per nessuno schieramento – e l’ha chiusa, con un notevole significato politico, l’avvocato. Che di fatto ha “bocciato” il progetto civico senza “collegamento coi partiti politici nazionali”. Il gran rifiuto, che riporta le liste civiche a dover decidere un candidato sindaco.
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