L’esilarante spettacolo “Taxi a due piazze” è arrivato sul palcoscenico del Teatro Imperiale nel secondo fine settimana di aprile e le numerosissime presenze sono state ripagate alla grande: questa commedia, scritta dal geniale commediografo inglese RayCooneycoll titolo originale Run for yourWife, da oltre trent’anni viene proposta e applaudita nei teatri di tutto il mondo. La versione tradotta da Fiastri per il pubblico italiano ha trovato una nuova fortuna grazie alla regia di Gianluca Guidi e all’interpretazione di Giampiero Ingrassia, che hanno saputo mantenere alto il livello e la qualità di questa commedia come altri illustri predecessori tra cui Johnny Dorelli e Gigi Proietti: sono infatti ormai due anni che la collaudata coppia Guidi Ingrassia, coadiuvata da un altrettanto bravo staff, inscena questo spettacolo riscuotendo sempre grande successo e il favore della critica. La commedia all’insegna del tipico British Humour strizza l’occhio ai classici greci e latini, basando la sua comicità sul goffo tentativo di Mario, un tassista romano, intento a nascondere la sua bigamia, dopo un incidente che lo vedrà coinvolto causandogli una distrazione fatale e la conseguente “confessione” che farà sbriciolare poco a poco la sua collaudata vita in parallelo. Il danno è ormai fatto e da il via a una serie divertentissima di fraintendimenti e gag. Già dall’inizio, il parallelo tra le due coppie sfonda letteralmente la scena, sapientemente allestita, con un divano centrale, e sullo sfondo, due pareti diverse ma che confinano proprio sul centro del palco: la due amanti in pena per lo stesso marito entrano ed escono dalle porte di servizio scambiandosi di posizione, ma le loro battute sono all’unisono, dando subito agli spettatori l’idea di un meccanismo perfetto nel suo incastro; ma proprio su questa coordinazione speculare, tanto difficile quanto attraente, che lo spettacolo acquisisce una comicità unica e strepitosa, perciò dovendo stilare una lista di elogi, non si può non partire dal cast: Guidi e Ingrassia, giocano il loro ruolo da protagonisti con straordinaria leggerezza, simpatia e una sintonia che evidentemente, dopo tutto questo tempo e tante repliche, sconfina anche fuori dai palcoscenici, talvolta strappando sorrisi forzosamente trattenuti dai loro comprimari. L’esperta Silvia Delfino e la giovane toscana Francesca Nerozzi sono altrettanto brave nell’interpretare le due mogli: preoccupate da prima per l’incidente e poi per le continue stranezze che invano i due amici raccontano alle malcapitate; ottima presenza e perfetto tempismo per tutte e due. Riccardo Bocci e il simpaticissimo Renato Cortesi svolgono il loro ruolo di funzionari di polizia con la confusione e soprattutto il tempismo che la scena richiede. Un plauso anche per il giovane Piero Di Blasio che nelle sue poche scene caratterizza perfettamente il suo personaggio, strappando anche lui sorrisi. Resta indelebile l’impronta decisa di Cooney sulla brillantezza di questa commedia, ma bisogna ancora una volta sottolineare la bravura di questi attori che hanno saputo recitare con grande tempismo e un affiatamento incredibile. Applausi e tantissime risate per uno spettacolo che valeva tutti i soldi del biglietto!
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