L’ultima è comparsa nella sera di venerdì 18 marzo. Alle 20 la parete era illesa, ma è durata poco, fino all’una di notte, più o meno. Una scritta rossa, un Rivolta con la R rovesciata, fa brutta mostra di sé su uno dei due campanili, per un qualcosa che certo ha molto a che fare col vandalismo, perché certo di arte in questo caso non si può parlare. Evento che fa il paio con quanto vissuto dall’altro campanile, di fronte all’entrata del centro sportivo Morgana: una scritta nera, apparsa pochi giorni fa, realizzata tra l’altro salendo sul tetto dei portici del piazzale. Impossibile da non vedere, pericolosa da realizzare. Sfregio o ragazzata, tutto ha avuto inizio con alcune scritte sui muri di Piazza Lauretana prima, e sulle porte delle sedi del gruppo scout del Guidonia 1 poi. Inutili i tentativi dei ragazzi di far ragionare i vandali. “Potete imbrattare le nostre porte, ma non i valori che esse custodiscono”, frase lasciata da alcuno capi del gruppo su un foglio, per coprire quel ‘Skrezi alla società e agli scout’ che fa brutta mostra di sé su una delle porte di una sede. Stessa cosa accade dalla parte opposta. Anche qui Skrezi, ma stavolta ai preti, e quel Rivolta che è praticamente presente su tutta la piazza, scritto in piccolo, per la maggior parte delle volte. Almeno fino alla notte di quel venerdì, quando qualcuno ha deciso di lasciarlo impresso a caratteri cubitali sul campanile. Ovviamente tutto accade in una piazza da poco rimessa a nuovo e ripulita, ma quei muri dipinti da poco, poco sono durati. Tra l’altro, chi fa queste scritte sa anche poco del luogo che va a devastare: a Santa Maria di Loreto ci sono frati francescani, e non preti. Poca conoscenza del posto unita a una scarsa educazione. Un mix brutto e sciatto. Come quelle scritte sui campanili, perfetta rappresentazione di chi di sera gira con una bomboletta giocando a fare il ‘graffitaro’. Graffiti che spesso sono opere d’arte. Non, evidentemente, in questo caso.

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