Si avvicina a grandi passi il 30 aprile, termine per l’approvazione del bilancio preventivo 2016 nei Comuni. Guidonia non fa eccezione, e dopo il passaggio in giunta, mancano solo pochi passi per la discussione in assemblea. Uno degli appuntamenti che condurrà al bilancio sarà – sempre entro il 30 aprile – l’approvazione delle nuove tariffe della Tari, “che molto probabilmente – ha spiegato Andrea Di Palma, sindaco facente funzioni della città – riusciremo ad abbassare”, dopo gli aumenti dello scorso anno. Un bilancio che cambia già nella forma, visto il passaggio a un sistema di cassa che richiede maggiore certezza nelle entrate e nelle uscite annuali, con la conseguenza però dell’impossibilità di impegnare somme per progetti biennali. “Più o meno i numeri sono gli stessi dello scorso anno”. E’ il settore Cultura uno dei settori che ha subito i tagli maggiori, pur mantenendo quegli eventi che ormai fanno parte della tradizione di Guidonia. “Maggiori risorse per i Servizi Sociali e per l’Ambiente, nonostante – prosegue il vicesindaco – le ormai note difficoltà nei trasferimenti di fondi dalla Regione”. Il caso delle RSA racconta perfettamente il punto: fino allo scorso anno l’amministrazione regionale contribuiva con l’80 % dei fondi previsti, ora i soldi che arrivano dai palazzi regionali bastano a coprire il 16 % della spesa. E’ proprio questo uno dei punti di maggior criticità dei bilanci, un problema che a Guidonia si traduce nei tempi: prima di luglio – mese delle prime riscossioni dei tributi cittadini – di solito si lavora con i trasferimenti della Regione, che però non arrivano, visto che “a marzo è arrivato un quarto – afferma Di Palma – di quelli previsti”. Altro punto che ha influito sul bilancio preventivo è quello della grande mole di mancati incassi, che per legge diventano così accantonamenti: il tutto va a danno della spesa corrente, che risulta nel documento redatto dal Comune di Guidonia vittima di parecchi tagli. “Per questo dato abbiamo dovuto ricorrere alla spesa centralizzata per i materiali di consumo e al taglio del capitolo sulle consulenze esterne”. Cinque milioni di euro in mutui sono i soldi previsti per le opere pubbliche, quel piano per il quale stanno lavorando anche i consiglieri comunali.
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