Guidonia, finisce la parte teorica del Corso di Cultura Aeronautica: da lunedì si vola davvero

In In Evidenza, Primo Piano, Scuola & Università da Yari Riccardi

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“…Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio!…”
E’ una frase che sembra perfetta per quanto stanno vivendo 351 ragazzi delle scuole superiori di Guidonia, che hanno appena terminato la parte teorica del Corso di Cultura Aeronautica organizzato dal Gruppo Volo a Vela dell’Aeroporto di Guidonia e promosso dall’Assessorato alla Cultura di Andrea Di Palma. Venerdì 17 aprile, alla presenza di tutti gli studenti, che hanno iniziato la familiarizzazione con quei velivoli che li vedranno protagonisti la prossima settimana, si è tenuto il Media Day: l’Aeroporto ha aperto i suoi cancelli per raccontare le attività di quella che è di fatto la maggiore istituzione di Guidonia. Presenti, oltre agli studenti, giornalisti e autorità: il vicesindaco Andrea Di Palma, il consigliere comunale Augusto Cacciamani, i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte. Ad accogliere tutti il Comandante del 60° Stormo Antonio Picariello. “Vedere tutti questi ragazzi – racconta il Vice Sindaco – così interessati e così coinvolti non può che renderci orgogliosi del supporto che abbiamo dato per questa iniziativa dell’Aeroporto di Guidonia, che è e resta uno dei nuclei fondanti della nostra comunità. Siamo aperti a nuove iniziative insieme all’Aeronautica, consapevoli che il futuro per i nostri ragazzi passa anche e soprattutto attraverso queste occasioni, che è un dovere di una amministrazione ricercare e proporre, in nome di quel lavoro di rete con le altre istituzioni che è parte fondamentale del lavoro della politica”.

L’entusiasmo dei ragazzi. Nessuno. Nessuno senza entusiasmo, nessuno che si è pentito, nessuno annoiato. “Aspettavo da tempo un’esperienza del genere, non credo mi ricapiterà mai, come potevo perdere un’occasione così?”, oppure “Sono stati bravissimi a farci appassionare e a stimolare il nostro interesse, anche senza entrare troppo nei dettagli tecnici”, e infine “Cosa mi è piaciuto? Non una cosa specifica, ma tutto il corso è stato davvero bello!”. Questo era l’umore di tutti i ragazzi che ieri osservavano con occhi sognanti tutto quello che accadeva intorno a loro, ascoltavano con interesse le lezioni di familiarizzazione con i SIAI, sui quali saliranno da lunedì in poi, coloravano di entusiasmo l’intero piazzale dove si è svolta la manifestazione. C’era con loro il Capitano Marco Bagnato, piacevolmente travolto anche lui dall’entusiasmo dei ragazzi, districandosi con grande disponibilità tra le numerose richieste degli studenti e la necessità di dettare i tempi di una giornata convulsa ed emozionante per tutti.

La conferenza. Il Media Day è stato anche occasione per fare il punto sulle attività del 60° Stormo, recentemente istituito, “un cambiamento – ha spiegato il Comandante Antonio Picariello – che dimostra l’attenzione con la quale l’Aeronautica Militare guarda alla nostra struttura”. Una Aeronautica “che crede nei giovani, che vuole avvicinare loro – prosegue il Colonnello – a una parte del nostro Stato. Serve aprire i nostri cancelli al mondo che ci circonda, con l’Assessore Di Palma ne abbiamo sempre parlato: una apertura fatta di professionalità e passione, quella che abbiamo tentato di mettere nel corso”. Dopo la proiezioni di alcuni filmati che hanno raccontato la storia della base di Guidonia, sia quella passata che quella di oggi, e il corso di cultura aeronautica negli anni, Picariello ha letto una lettera scritta dalla Preside dell’ITIS Volta, la quale ha poi sottolineato “l’emergenza educativa – così la dirigente, avvocato Maria Cristina Berardini – che i nostri ragazzi spesso vivono: una iniziativa come questo corso li mette in condizione di poter finalmente credere nei valori della legalità, della lealtà, del senso dello Stato e dell’appartenenza. Voglio ringraziare l’Aeroporto per l’iniziativa e l’assessore Di Palma per aver dato questa occasione alle scuole del territorio”. E’ stata poi la volta del Tenente Colonnello Filippo Zuffada, Comandante del Gruppo Volo a Vela. “Il nostro compito – spiega – è quello di addestrare gli allievi dell’Accademia: l’aliante necessita di coordinazione per usare i comandi, una capacità che l’allievo troverà fondamentale in tutta la sua carriera. D’estate ci dedichiamo ai voli, in un anno ne facciamo circa 2500, mentre in inverno portiamo avanti la fondamentale attività dei corsi” Iniziative che danno ai piloti l’opportunità di dare uno sguardo anche al mondo dei giovani. “Gli allievi sono un perfetto esempio della società in cui viviamo: abbiamo trovato ragazzi molto seri, e questo ci piace sottolinearlo. Quello che ci proponiamo attraverso i corsi di cultura aeronautica è di dare un’impressione di cosa realmente è l’Aeronautica Militare, per dare ai ragazzi l’opportunità di farsi idee proprie e non di seconda mano”. Zuffada ha poi dato un quadro di ciò che accade dopo questi corsi. “Diciamo che, in media, per ogni corso troviamo poi all’interno dell’Aeronautica circa 10 ragazzi in vari ruoli, e 2 piloti. Molti sono partiti da qui”. Ha chiuso la Conferenza ancora il Colonnello Picariello. “L’Aeronautica ha il dovere di dare questa possibilità del corso a tutte le Regioni: noi ne facciamo tre all’anno, ed è per questo che l’ultima volta a Guidonia è stata nel 2002. Troveremo certamente altri modi per aprirci alla città e ai ragazzi: è solo passando del tempo insieme a loro che si comprende quello che è oggi il loro mondo”.

Il Volo. “È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva”. Non spenderemo troppe parole sul volo che abbiamo fatto con il Tenente Colonnello Zuffada (che ringraziamo per la disponibilità e la pazienza. Venti minuti circa nel cielo, minuti nei quali abbiamo visto il nostro territorio in un modo diverso. E abbiamo visto un territorio diverso, non solo perché a una certo punto abbiamo avuto la sensazione di essere a testa in giù). La vita che scorre, la natura che resiste e la natura sbranata, i monumenti che hanno visto passare sopra di loro i primi aerei partiti dall’Aeroporto Alessandro Guidoni, e che continuano a guardarli benevoli. Villa Adriana e la Rocca di Montecelio, il Castello di Palombara e quello di Sant’Angelo Romano, e poi l’AcquaPiper, le Cementerie, e le Cave. Tutto era sotto di noi. Soprattutto, sotto di noi c’era la Vita. Ci è tornata in mente la Preghiera dell’Aviatore, che tante volte abbiamo ascoltato e mai probabilmente vissuto così a pieno come nella mattina di venerdì 17 aprile. “…dacci le ali delle aquile, lo sguardo delle aquile, l’artiglio delle aquile, per portare, ovunque Tu doni la luce, l’amore, la bandiera, la gloria d’Italia e di Roma. Fa, nella pace, dei nostri voli il volo più ardito: fa, nella guerra, della nostra forza la Tua forza, o Signore, perché nessuna ombra sfiori la nostra terra. E sii con noi, come noi siamo con Te, per sempre…”. Il Volo, l’Amore, la Luce e l’Ombra. Perfetta metafora della Vita. Dolce realtà per 351 ragazzi, e per uomini e donne che ogni giorno salgono nel Cielo, per guardare il mondo da un punto di vista diverso. E’ bello il mondo da lassù. “…Ciascuno di noi è, in verità, un’immagine del grande gabbiano, un’infinita idea di libertà, senza limiti…”. Jonathan Livingstone aveva proprio ragione. Bastano venti minuti nel Blu, per capire certe cose.

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