Sono stati quasi 200 gli intervenuti all’assemblea popolare organizzata dal CRA di Guidonia Montecelio e Fonte Nuova, che si è svolta sabato 11 aprile nell’ex sala consiliare della Città dell’Aria: tanti gli intervenuti e “moltissimi i cittadini di tutto il territorio che hanno voluto esprimere la propria rabbia per una situazione ambientale ormai insostenibile. Numerose erano i paesi rappresentati, da Guidonia Montecelio a Fonte Nuova, da Mentana e Monterotondo a Sant’Angelo Romano, Palombara Sabina, Marcellina e Tivoli, gli intervenuti si son detti preoccupati per l’aumento della minaccia all’ambiente ed alla salute dei residenti, “scaturita dalla contemporanea prossima messa in funzione – spiega il CRA – dell’impianto Tmb all’Inviolata (su un terreno ed una falda inquinati) e dei nuovi forni del cementificio Buzzi Unicem (in attesa di bruciare il carbonext, una sorta di materiale derivato dalla triturazione di rifiuti secchi)”. Si è parlato anche di via della Selciatella, per gli ambientalisti utile solo a collegare le realtà del TMB e delle Cementerie, di politica locale, e di quella della Regione Lazio, dove politici e tecnici “hanno l’attitudine a fare favori agli imprenditori, senza pensare alle conseguenze sui territori”.
Serve dunque fuggire? Probabilmente no, visto che anche nel resto d’Italia la situazione non è particolarmente florida dal punto di vista ambientale. “L’alternativa è rimanere e lottare: la discarica, il TMB, la Buzzi-Unicem e la Selciatella, sono solo la parte predominante dei problemi di inquinamento nel territorio. Uniti e decisi, gli abitanti potranno affrontare anche altri temi di inquinamento come quello proveniente dalle cave, problemi come quello delle antenne e degli elettrodotti e altri che gravano ancora nel nostro territorio”. Proprio per questo è stata organizzata quella che il CRA ha definito “una prima giornata di lotta” nella giornata del 9 maggio.
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