Si era invaghito di una ragazza conosciuta sul posto di lavoro e aveva cominciato a corteggiarla in modo insistente e morboso.
Le attenzioni dell’uomo, un bengalese di 30 anni, erano diventate così insistenti da incidere anche nel rapporto di lavoro, per cui era stato licenziato.
Il licenziamento, però, non aveva fermato il giovane, che aveva continuato a molestare la ragazza,con pedinamenti e appostamenti davanti alla sua abitazione.
La giovane, a causa delle sue attenzioni morbose, si è trovata a vivere in uno stato permanente di terrore, tanto da dover cambiare le sue abitudini di vita e indurla a denunciare per due volte il giovane.
Ieri sera lo straniero si è nuovamente appostato davanti al portone della ragazza, cominciando a suonare insistentemente il campanello dell’abitazione.
La donna, che si trovava fuori casa, avvisata dai genitori della presenza del molestatoreha chiamato la Polizia.
Giunta sul posto, una pattuglia del Commissariato Porta Maggiore, diretto dal dott. Giovanni Di Sabato, ha trovato il bengalese.
L’uomo, una volta fermato, ha continuato a ripetere che in nessun caso si sarebbe allontanato dal posto senza la ragazza, divenendo aggressivo nei confronti degli agenti, tanto da costringerli a doverlo immobilizzare per condurlo in Commissariato.
Il bengalese, identificato per D.N., è stato arrestato per il reato di stalking.
La vittima, stante il suo stato d’ansia,è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari del vicino Ospedale.
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