A Tivoli parte la raccolta differenziata multimateriale

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Il progetto sperimentale per abbattere la quantità di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica. L’assessore all’Ambiente Luciani: “Valorizziamo le strategie che investono sul riciclaggio”

Arriva la raccolta multimateriale dei rifiuti a Tivoli. La giunta comunale ha dato il via libera al progetto sperimentale di raccolta differenziata e all'individuazione di due aree da destinare ad isola ecologica. Un passo avanti importante in attesa di avviare la raccolta con il sistema del "porta a porta" e che è stato elaborato per abbattere la quantità di rifiuti indifferenziati che attualmente vengono conferiti in discarica.

La raccolta differenziata del multimateriale consentirà di depositare diversi materiali riciclabili (plastica, carta, metallo) in un unico contenitore rendendo più agevole e meno complicato per il cittadino la suddivisione dei materiali. Un aspetto innovativo di tale tipo di raccolta riguarda infatti la semplificazione da parte del cittadino nel conferire i diversi materiali: ad esempio nel raccoglitore della plastica va inserita tutta la plastica compresi bicchieri, posate, polistirolo espanso, involucri, sedie ecc, senza esclusioni e senza la necessità di una spesso difficile classificazione.

Inoltre a vantaggio del Comune questo tipo di iniziativa comporta una riduzione dell'ingombro stradale con la sostituzione dei singoli cassonetti o campane con un unico contenitore mono-operatore. Portando avanti la raccolta multimateriale si otterrà una riduzione dei costi di smaltimento e un aumento percentuale significativo della raccolta differenziata.

In concomitanza con l'avvio della sperimentazione sarà avviata una campagna di sensibilizzazione per informare la cittadinanza del nuovo tipo di raccolta.

"Questo progetto – ha commentato l'assessore all'Ambiente del Comune di Tivoli Riccardo Luciani – testimonia l'impegno dell'amministrazione nel potenziare la raccolta differenziata nel nostro territorio e valorizzare le strategie che investono sul riciclaggio. La raccolta multimateriale è un sistema che ha già riscosso notevole successo in numerose grandi città in Italia e all'estero, dove funziona a Barcellona. L'obiettivo è quello di avviare una serie di iniziative per arrivare alla raccolta differenziata spinta, con un servizio di qualità e capillare che possa coinvolgere tutta la cittadinanza. Oltre ai piani di raccolta che saranno incrementati con il passare del tempo – ha proseguito Luciani -, sarà importante provvedere a portare avanti programmi e progetti mirati a sensibilizzare bambini e adulti ad un maggior rispetto dell'ambiente, del patrimonio pubblico e privato, del decoro urbano".

La raccolta differenziata multimateriale rappresenta il giusto compromesso tra la sostenibilità economica del servizio, rappresentata dalla diminuzione sia dei contenitori presenti sul territorio che del numero di passaggi previsti per i ritiri, e la capillarità della raccolta, vera prerogativa alla base di un servizio per la raccolta differenziata.

La raccolta differenziata multimateriale, nelle due forme leggera o pesante, oggi è il modello utilizzato per quasi il 50% del territorio nazionale rappresentando, anche per i territori che nei primi anni ’90 si sono resi promotori della raccolta differenziata, la vera evoluzione tecnica.

Infatti molti “comuni ricicloni” del Nord Est, dopo un primo periodo, dove il sistema monomateriale ha rappresentato uno strumento educativo per i cittadini, hanno trasformato la modalità di raccolta in multimateriale al fine di contenerne i costi operativi di gestione.

Attualmente la forma più diffusa, non solo in Italia ma anche nei comuni della regione Lazio dove in servizio è stato attivato, di raccolta differenziata multimateriale è rappresentata dal multi materiale leggero (cioè composta da sole frazioni leggere ovvero con la frazione vetrosa separata dalle altre) mentre solamente Roma, ed alcune zone della Toscana e del Veneto mantengono il modello del multimateriale pesante (cioè con presenza della frazione vetrosa insieme a quella leggera) anche se questi ultimi due territori stanno valutando seriamente la conversione in multimateriale leggero.

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