I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato, in flagranza di reato di concussione, un ufficiale giudiziario che aveva richiesto una tangente ad un 90enne proprietario di un appartamento, per ottenere la favorevole definizione di una procedura esecutiva di sfratto. A seguito di tale richiesta la vittima si era rivolta ai carabinieri di via in Selci che hanno avviato le indagini. I militari hanno quindi eseguito un servizio di osservazione il giorno convenuto per l'esecuzione dello sfratto, quando il denunciante si e' presentato sotto la propria abitazione per tentare di rientrarne in possesso. Nella circostanza, lo sfratto non è stato eseguito e l'ufficiale giudiziario presente sul posto ha fatto sapere all'anziano signore che per ottenere la futura positiva definizione dell'intervento, avrebbe dovuto versargli un contributo in denaro. A seguito di tale richiesta, l'uomo ha consegnato all'ufficiale giudiziario una somma contante di 200 euro, e proprio in quel momento è scattato l'intervento dei carabinieri di via in Selci che hanno arrestato il pubblico dipendente. L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Roma Regina Coeli.
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