Il primo appartamento è stato consegnato al figlio di Armando Costantini, 90 anni, che sarà il primo residente delle nuove palazzine di via Giustiniano Imperatore. Si è chiuso questa mattina il primo esempio di demolizione e ricostruzione della Capitale, una vicenda che coinvolge un gran numero di palazzi di San Paolo nel Municipio XI che, costruiti in modo non consono, soffrivano di gravi problemi strutturali. Ieri il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l'assessore capitolino all'urbanistica, Marco Corsini e il presidente del Municipio XI, Andrea Catarci, hanno consegnato, dopo il rito del taglio del nastro, le prime quattro chiavi ai residenti che erano stati sfollati dalle vecchie abitazioni costruite negli anni '50 pericolanti di via di Villa di Lucina. "E' un esempio e l'unico neo sono stati i tempi troppo lunghi – ha detto Alemanno – Bisogna pensare ad una legge nazionale per svelite i passaggi burocratici per una grande attenzione ad una crescita urbana".
Contento della soluzione della vicenda anche Catarci: "E' l'inizio della fine di un progetto ambizioso: demolizione, ricostruzione e riqualificazione con aree verdi, piscina e parcheggi che il municipio ha voluto. Il municipio di allora propose una soluzione "alta" e passando per tre giunte diverse si è sempre impegnato. Oggi le famiglie ricominciano il loro rimborso. Due nei di un'operazione pilota: i tempi e i costi". Gli alloggi ricostruiti sono 163: 105 appartenenti al Consorzio Sevil ex inquilini sfollati, 45 in vendita privata a prezzo di mercato alla società appaltante e 13 che andranno in graduatoria Erp. Piccolo parapiglia durante la cerimonia di consegna dei primi appartamenti di via Giustiniano Imperatore. Mentre il sindaco di Roma Gianni Alemanno pronunciava il suo discroso di rito, un ragazzo di nome Walter, assegnatario di una casa e appartenente ad un comitato di inquilini insieme ad altre persone, ha iniziato a contestare verbalmente il sindaco. A pochi metri di distanza un altro gruppo di giovani fra cui una ragazza intestataria e alcuni appartenenti al gruppo politico "Popolo di Roma", fra cui Giliano Castellino applaudivano il primo cittadino. Dopo qualche scambio di battute Walter, il ragazzo, è stato colpito da uno schiaffo al volto.
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