Guidonia, una fondazione per i beni culturali

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano, Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Prende forma l’Ente Fondazione che dovrà gestire i beni demaniali da destinare alle attività culturali, un atto d’indirizzo della giunta Rubeis del 28 marzo scorso dà il “la” ad un “piano di ricognizione, valorizzazione e gestione delle risorse culturali”. Il comune di Guidonia Montecelio, rileva il documento, venne costituto nella sua forma attuale il 21 ottobre del 1937 ma può vantare, grazie al centro storico di Montecelio, una tradizione antica di 3 millenni, risalente alla città latina di Corniculum; c’è poi la città di Fondazione sorta intorno all’aeroporto Barbieri e all’importante ruolo che esso ebbe nella storia dell’aeronautica mondiale, una città, quella denominata “dell’Aria”, che è un pregevole esempio di architettura razionalista, che ha visto nei decenni aumentare la sua popolazione dalle originarie 6.500 unità alle attuali 90mila, genti provenienti da ogni parte d’Italia. Per queste ragioni, coglie ancora l’atto d’indirizzo, “l’amministrazione intende valorizzare le differenze culturali e di dialetto presenti nella città, promuovendo con ogni mezzo il senso di appartenenza dei concittadini alla comunità”, anche attraverso la “adozione di moderni e agili strumenti di intervento tali da coordinare e far convergere in un identico obiettivo le migliori risorse, pubbliche e private, esistenti sul territorio”. Individuando quelle “strutture di proprietà comunale in grado di costituire un valido circuito per produrre una allettante offerta storico-culturale-turistica che possa avere una propria specifica identità, tale da risultare appetibile per il mercato turistico culturale” in una sfida significativa, perché no, con le vicine Roma e Tivoli. In tale progetto può quindi essere ricompresa sin da oggi la migliore gestione di taluni immobili, beni e strutture di proprietà dell’Ente quali i teatri comunali di Guidonia (piazza Matteotti) e Colleverde; la Rocca di Montecelio; il complesso della chiesa, convento e parco del San Michele (Montecelio); la ex casa delle suore di Montecelio; la casa settecentesca di Montecelio; l’Antiquarium comunale di Montecelio; la struttura espositiva “Il Lavatoio” di Montecelio; la chiesa suburbana di Sant’Antonio di Montecelio; piazza 2 giugno. Beni che verranno inglobati e gestiti dalla Fondazione pubblico-privata, quale soggetto giuridico in via di definizione.

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