Guidonia, i terreni di via Subiaco – confiscati alla criminalità organizzata nel 2008 – saranno la sede del futuro centro polivalente di Setteville Nord

In Cronaca & Attualità, Primo Piano, Spazio al Sociale da Yari Riccardi Commenti

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I terreni della criminalità al servizio della città. Una storia che al primo impatto può non riguardare le nostre zone, e invece parliamo proprio di Guidonia. Siamo nel 2008. Il terreno di via Subiaco – Setteville Nord – viene confiscato ad uno dei clan della criminalità organizzata che ha interessi ed attività nella provincia di Roma. Nel 2009 questa zona – circa 1100 metri quadri – diventa la possibile destinazione di una nuova delegazione della circoscrizione. Il 28 marzo scorso l’amministrazione comunale di Guidonia ne ha ridisegnato le finalità, destinando tale spazio a strutture di pubblica utilità – lo prevede la legge 575/65 – e chiedendo al demanio la piena acquisizione. Lo scopo è la realizzazione di un centro polivalente. Un atto che il sindaco Rubeis definisce simbolo “del principio di una legalità ritrovata in questa città, un documento di indirizzo fondamentale per l’amministrazione che rappresento”. Un centro polivalente che sarà destinato al quartiere, e che avrà al suo interno, nelle intenzioni dell’amministrazione, una sala per la cultura, un centro ricreativo per anziani, una sala riunioni a disposizione dei comitati di quartiere e associazioni no profit. Per la zona di Setteville è in fase di predisposizione un piano particolareggiato che porti alla riqualificazione del territorio, come “asili nido, parcheggi pubblici – spiega il consigliere comunale Venturiello – 3 nuove piazze, aree verdi adibite a giardini e parco giochi, il recupero di aree abbandonate come la ex Giannini e la Buca”. Abbiamo sempre associato la conversione dei beni della criminalità al concetto basilare di legalità. L’esempio di Libera, in particolare al Sud Italia, fa da apripista. Ora non resta che aspettare che la burocrazia faccia il suo corso, e perché no, che qualche altro terreno “maligno” – licenza poetica – venga confiscato.

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