Arriva la “Scheda dell’immobile”
L’Assessore Iacono/2: “Il patrimonio comunale nel corso della presente Amministrazione e nell’ultimo decennio è cresciuto per valore così come descritto nel bilancio del Comune”
Su iniziativa del vicesindaco ed assessore al Patrimonio e Demanio Piero Iacono, la Giunta Comunale ha approvato una delibera per l’istituzione della scheda dell’immobile.
«Si tratta di una ricognizione sugli immobili del patrimonio finalizzata ad una programmazione degli interventi – sottolinea Iacono – partendo da quello residenziale, che consentirà tra l’altro l’avvio di una pianificazione dei lavori di manutenzione. La decisione si è resa necessaria per far si che ciascun immobile sia dotato di una scheda utile a catalogare i dati informativi generali nonché quelli relativi alle opere di manutenzione effettuati nel corso degli ultimi anni, al fine di realizzare una ricognizione puntuale ed aggiornata delle attività e programmare, annotandoli, gli eventuali interventi futuri».
Il provvedimento consentirà la pianificazione delle azioni da eseguire non a domanda ma anche in ragione del fatto che ad intervenire sulla gestione del patrimonio sono preposti due distinti settori dell’amministrazione, quali il II ed il IV.
«Il progetto si colloca in un più ampio piano di valorizzazione del patrimonio che vede da sempre impegnata l’Amministrazione contrariamente con quanto sostenuto da qualcuno. Tant’è – prosegue l’Assessore – che gli uffici, per i rispettivi ambiti di competenza, sono sempre disponibili a ricevere comunicazioni e segnalazioni ai quali reagiscono con la consueta tempestività. E’ evidente che i tagli ai fondi del bilancio statale destinati agli enti locali di fatto costituiscono un ostacolo difficile da superare. Sono comunque disponibili tutte le prove che testimoniano inconfutabilmente che il patrimonio, nel corso della presente Amministrazione e nel corso dell’ultimo decennio, è cresciuto per valore così come descritto nel bilancio del Comune che riporta cifre e dati difficili da confutare. E’ prova ardua – conclude Iacono – la confutazione della confutazione!».
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