Guidonia / Fiori e colori alla Stazione: inizia l’opera del GGG – Guerrilla Gardening Guidonia

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“Questo vogliamo fare, occupare spazi, renderli pieni di cittadinanza, di vita, di colori, portare il bello, anche se piccolo, lì dove per troppo tempo qualcuno ha dimenticato che fosse possibile e qualcun altro ha dimenticato che il bello di un luogo vive dell’amore che ognuno può dargli”.

Ed ecco scarpe che diventano vasi di fiori, la stazione rallegrata da alcune piantine, cartelloni con frasi di Neruda e Guccini. I pendolari che guardano stupiti la sorpresa mattutina, che rende il posto dove fermano i treni a Guidonia un posto nuovo, colorato. Bello. E’ iniziata così l’azione del GGG, Guerrilla Gardening Guidonia.

“La bellezza salverà il mondo diceva Fëdor Dostoevskij e allora riprendiamoci il bello e lì dove non si vede mostriamolo agli altri, creiamolo per gli altri. Perché questo nostro territorio ha bisogno di essere amato, ha bisogno di essere nutrito del bello e dell’amore. Perché solo ciò che si ama si difende. Solo quando si ama si è pronti a lottare per ciò che amiamo”. Parole che non fanno una piega, e che segnano in effetti una vera e propria rivoluzione. Nel mondo dei social e delle lamentele continue e incessanti, esiste ancora qualcuno che crede nel Bello e nella necessità di riprenderlo, crearlo e mostrarlo.

“In un mondo troppo diviso, in cui i poveri lottano e si uccidono con i poveri, in cui siamo sempre più alienati e smembrati lasciando terra libera a potenti, corrotti, furbi e furbetti ci sembra una piccola grande rivoluzione”. La scelta della stazione non è stata casuale.

“La consideriamo lo specchio del nostro territorio, il posto in cui ogni giorno si fugge da Guidonia per poi doverci ritornare, il posto in cui qualcuno sogna un mondo lontano e qualcun altro semplicemente si perde nella quotidianità, quella stessa routine che ti fa quasi dimenticare ciò che ti sta attorno, che ti fa sentire di passaggio anche quando le tue radici affondano in questa nostra città, fino ad abituarti a qualsiasi cosa, anche all’apatia di un mondo che non vogliamo”.

Un mondo che non vogliamo. Che oggi ha ricevuto un guanto di sfida. Una lotta senza armi, condotta dal GGG con la ricerca e la creazione del Bello in posti che belli non sono. O che forse non abbiamo visto mai con altri occhi. Stamattina la Stazione era decisamente migliore di ieri. Gli occhi dei pendolari sul treno delle sei, che non parlavano d’altro, lo hanno soltanto confermato.

 

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