Due chiusure per una breve ed intensa campagna elettorale. Un mese passato a girare tra i 49 comuni del collegio Lazio 12 che culmina con le feste di Tivoli, giovedì sera, e Guidonia Montecelio, venerdì sera.
“Più che convegni sono delle feste – ha commentato Aldo Cerroni, candidato per la coalizione di centrosinistra al collegio uninominale Lazio 12 –. In questo mese ho incontrato tanta gente, percorso oltre tre mila chilometri con un camper tra le città ed i paesi di questo splendido territorio. Ho potuto girare in dei posti bellissimi. Molti di questi li conoscevo già, qualcun altro ho avuto la fortuna di scoprirlo. Questo percorso, ora, si conclude a Guidonia Montecelio, da dove è partita la campagna elettorale”.
Chiudendo la campagna elettorale, è giunto il momento di tracciare un primo bilancio, in attesa del responso delle urne di domenica. “Ho da subito creato una rete non solo con i vari livelli politici locali ma anche con gli amministratori – ha aggiunto il Candidato al collegio uninominale Lazio 12 –. Ritengo indispensabile il ruolo dei sindaci. Soprattutto nei centri più piccoli sono fondamentali per la vita dei comuni. Proprio con loro ho voluto incontrarmi, personalmente, cercando un confronto su problemi, soluzioni e potenzialità di un territorio che avrebbe tutto per essere florido e ricco ma è frenato, ed a rischio spopolamento, per problemi e questioni insolute. Penso alle infrastrutture, ai trasporti, all’agricoltura ed alla piccola e media impresa, ma anche al turismo. Il nord est romano deve, e può, rinascere”.
Dagli incontri con la maggior parte dei sindaci del Collegio, con alle spalle migliaia di chilometri percorsi e di persone incontrate, nasce l’appello al voto di Aldo Cerroni: “Questo territorio deve essere rappresentato da chi lo conosce e lo ama. Da chi sa quali sono i punti di forza su cui intervenire per farlo risollevare. Mi appello, quindi, a tutti gli indecisi, a quelle persone non convinte dalla destra, dalla sinistra, o dai 5 Stelle. Quelle persone che, volendo provare a cambiare le cose, potrebbero affidarsi, scegliendolo, ad un candidato del territorio come me, che vive qui e che non andrà via dopo le elezioni”.
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