Tutto fermo. Oggi era giorno di stipendio, come previsto dal CCNL. Ma i salari non si sono visti. Non si smuove il caso degli arretrati che la Cooperativa Sociale La Sponda attende dal Comune di Guidonia per il servizio Aec – Assistente Educativo Culturale – e per altri relativi al Piano di Zona. Tutto questo per lavori effettuati al 31/12/2016 e già fatturati, 1 milione di euro quelli relativi all’Aec e tutti a carico del Comune di Guidonia, il restante mezzo milione e spiccioli risultano contributi regionali al piano di zona: una situazione generata in particolare dalla disastrata situazione delle casse comunali rilavata ed affrontata in questi mesi dal commissario prefettizio e dai subcommissari, per la quale il 5 marzo è stato presentato il piano di riequilibrio finanziario al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti. Stipendi bloccati per gli operatori e le operatrici dell’Aec e per quelli impiegati nei servizi del PdZ, come il servizio sociale professionale, il segretariato sociale e i centri per la famiglia. Parliamo di circa 70 lavoratori che attendono di conoscere il futuro lavorativo che le attende. I servizi portati avanti dalla Sponda sono ad oggi attivi, ed è stata annunciata una manifestazione sotto il palazzo comunale di Guidonia per martedì 28 marzo alle ore 15. Una assemblea che sarà aperta a tutta la cittadinanza.
Importante ricordare l’importanza delle mansioni di un Aec, nello specifico assistente educativo culturale che svolge il proprio operato principalmente nelle scuole, dove in collaborazione con l’insegnante di classe e quella di sostegno si occupa di alunni con diverse disabilità, da quelle cognitive a quelle psicomotorie. Il tutto attraverso un piano educativo che viene stilato all’inizio dell’anno scolastico dopo una attenta osservazione dello studente: dunque non solo supporto in tutte le attività didattiche, ma anche principale “strumento” nelle mani dei bambini per portare avanti attività specifiche per il raggiungimento di obiettivi come il contenimento, il rispetto delle regole, la gestione delle emozioni, l’autonomia personale, lo sviluppo linguistico e molto altro. Donne e uomini in continua formazione, attraverso corsi messi a disposizione sia dalla Cooperativa che dalla Asl: formazione fondamentale, perché parliamo di un lavoro che va svolto con umanità e professionalità, e ruolo spesso ben poco conosciuto. Non stiamo parlando di chi si occupa della sola igiene personale del bambino, compito che in realtà non spetta a un Aec a meno che non faccia parte del piano educativo del bambino, per fare in modo che questo possa imparare a gestire da solo tale necessità: spetta ad un Aec colmare tutte le esigenze del bambino, comprese quelle sanitarie. Non sono pochi infatti i lavoratori formati per il soccorso immediato e per la somministrazione di farmaci salvavita, proprio perchè sono loro ad occuparsene. Tutti i giorni.
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