Tivoli. Petrini: “Chiarire immediatamente la posizione di Andreani”

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica da Redazione

Condividi

“L’Andreani Tributi riscuote l’imposta sui rifiuti per conto del Comune di Tivoli, a mio parere, in modo non conforme alle leggi; per questo ormai ben 8 mesi fa ho presentato una proposta di deliberazione consiliare per chiedere l’annullamento in autotutela di tale concessione, eppure non si riesce a spiegare il motivo per il quale non si è ancora discussa la mia proposta” dichiara Alessandro Petrini, Consigliere comunale di Tivoli. “L’atto che nel 2012 affidava il servizio di riscossione all’Andreani Tributi, infatti, porta la firma dell’ASA Spa senza che vi sia stata alcuna legittimazione in  tal senso da parte del Consiglio comunale come invece prescrive la legge ribadita peraltro in varie sentenze della Corte Costituzionale e della Corte dei Conti che impongono ai Comuni di esercitare un controllo diretto sul pagamento delle imposte sui rifiuti. Inoltre tale appalto è stato affidato alla Andreani dall’ASA senza alcuna gara pubblica indetta dall’ente, in evidente violazione della normativa degli Enti Locali vigente dal 2000 e ribadita sempre e in qualunque assise di ogni ordine e grado” continua Petrini. “A tutto ciò bisogna aggiungere il fatto che l’appalto ad Andreani risulta essere scaduto il 30 novembre 2015, come da contratto sottoscritto, eppure Andreani continua ancora ad inviare le sue cartelle esattoriali ai cittadini tiburtini. Nell’ultimo Consiglio comunale ho posto la domanda al Sindaco e alla Giunta ma nessuno si è degnato di rispondermi. Inizio a essere seriamente preoccupato per la mancata discussione dell atto da me firmato, una mancanza che mi impedisce, di fatto, di esercitare i diritti che la legge mi riconosce in qualità di Consigliere comunale. Sono ancora più preoccupato per l’assenza di risposte dell’Amministrazione su questo tema. Si calendarizzi immediatamente la mia proposta in Consiglio comunale e si spieghi se effettivamente l’appalto di Andreani è scaduto oppure se l’Amministrazione, o ancor peggio l’Asa SPA, ne ha prolungato il mandato con un atto ufficiale. In tale momento di delicatezza economica, la cittadinanza ha bisogno di trasparenza e di giustizia nei pagamenti ed il silenzio dell’Amministrazione comunale su questo tema inizia ad essere assordante” conclude Alessandro Petrini.

Condividi