Calcinacci che cadono dal tetto, colonne pericolanti, un diffuso senso di abbandono. E’ tanta la rabbia tra i residenti di via Todini, nel complesso di edilizia popolare che fa riferimento al comune di Roma. “Noi paghiamo l’affitto tutti i mesi – racconta una signora – e siamo da sempre ridotti così”. Gli ultimi pezzi erano caduti solo pochi giorni fa, ancora accatastati su un muretto, e con i segni ben visibili sulla facciata del palazzo, dove a occhio nudo si vedono gli spazi dove una volta erano posizionati quelli che ora sono calcinacci. Sotto quei tetti tutti i giorni i bambini passano per andare e tornare da scuola. Stesso accade dall’altra parte del palazzo, con pezzi di muro ancora a terra, e con un architrave che si può definire pericolanti senza timore di essere smentiti. Di fronte allo stabile, dall’altro lato della strada, segni e resti di una discarica abusiva. Il tutto nella più totale indifferenza di chi dovrebbe gestire la palazzina, e nella consapevolezza da parte delle persone che abbiamo incontrato di doversi arrangiare per loro conto. Cosa che già fanno da tempo.
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