Roma. Il Muro del Canto, rabbia e amore all’Atlantico con ‘Fiore de Niente’

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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C’è Roma, come splendido teatro. Ma dentro c’è la rabbia, c’è l’amore, l’impegno e la spavalderia di chi Roma la vive tutti i giorni. Tutti in fila, sul palco dell’Atlantico, per ricevere l’abbraccio di un pubblico caldo e appassionato. “Noi e voi siamo il Muro del Canto”, le parole di uno striscione che raccontano senza alcun timore di smentita quano accaduto venerdì 4 marzo, quando a Roma Il Muro del Canto – Daniele Coccia (voce), Alessandro Pieravanti (batteria, percussioni e voce narrante), Ludovico Lamarra (basso), Eric Caldironi (chitarra acustica e pianoforte), Giancarlo Barbati (chitarra elettrica e cori), Alessandro Marinelli (fisarmonica). Con loro sul palco anche il violino di Andrea Ruggiero – ha presentato il nuovo album (il terzo) “Fiore de Niente”. Dopo la notevole apertura del cantautore romano Emanuele GaLoni, ha preso il via una lunga maratona di due ore e mezza, due ore e mezza di rabbia e di amore, attraverso canzoni vecchie e nuove, da ‘Luce Mia’ a ‘Quando scende la notte’, da ‘Ciao Core’ a ‘Ancora ridi’, da ‘Maleficio’ a ‘Cristo de Legno’, da’Figli come noi’ a ‘Il Lago che combatte’, insieme agli Assalti Frontali, ospiti della serata insieme alle Bestierare e a Tommaso Zanello, il Piotta, da ‘L’ammazzasette’ a ‘Peste e corna’, con tanto di valzer sotto il palco. Uno concerto d’impatto e emozionante, che ha dimostrato quanto sia forte il legame tra il Muro e il pubblico, trascinatori reciproci di una serata che ha avuto il profumo di un esame di maturità superato. Il tutto senza perdere il contatto con quella quotidianità che i testi di Daniele Coccia cantano alla perfezione. Sabato 12 marzo Il Muro del Canto ha suonato al Nuovo Cinema Palazzo. Gratis, lo hanno annunciato nel concerto dello scorso venerdì. “Na festa, venite che stamo insieme”. Le fondamenta che rafforzano. Chi era al concerto del 4 marzo ha partecipato a una festa, e ha confermato quanto diceva quello striscione. Così come lo ha fatto la chiusura di Luce Mia, dove alla musica di Alessandro, Ludovico, Eric, Giancarlo e Alessandro e alla voce di Daniele si sono unite quelle di tutti. Sembrava una cosa sola. Un Muro.

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