E’ attivo dal 7 marzo il ‘Centro Ascolto Donna’ all’interno del padiglione I dell’Italian Hospital Group, in via Tiburtina 188. L’annuncio arriva dall’Ufficio Pari Opportunità del Comune di Guidonia con una nota sul sito istituzionale. Inizia così la gestione dell’associazione nazionale Centrailsogno (con sede a Palombara Sabina), assegnata il 17 febbraio con determina numero 13 dell’area VI dell’ente di palazzo Matteotti, dopo i mesi di polemiche, che hanno visto nel mese di febbraio la protesta dell’ATI che gestiva il centro Le Lune, un sit in sotto il palazzo comunale per dire no alla scelta di spostare il centro nei locali all’interno della struttura sanitaria dell’IHG. L’intero iter è riassunto dalla determina dirigenziale, che ha specificato come obiettivo del Comune sia “garantire il mantenimento in essere di servizi essenziali che consentono di tutelare le fasce deboli della popolazione tra cui in particolare le donne”: il centro è stato gestito dall’ATI con Differenza Donna come capofila, insieme a ‘Le Pleiadi’ e ‘Arnica’, affidamento confermato con la determina 373 del 22/01/2015 e della durata di 3 mesi (dunque da gennaio fino al 31 marzo 2016). Il centro, era noto da novembre, sarebbe stato spostato nei locali all’interno dell’IHG, concessi al comune in comodato d’uso gratuito ma non ritenuti idonei dalle associazioni che gestivano il servizio, e che hanno definito arbitraria e univoca la scelta dell’ente, e, “come emerge dal verbale della riunione prot. 9197 del 01.02.2016 “le presidenti delle tre Associazioni dell’ATI effettuata la lettura dello schema di disciplinare dichiarano di non voler procedere alla firma dello stesso, rinunciando a/l’incarico in oggetto” – si legge nella determina del 17 febbraio 2016 – la ragione della rinuncia arbitraria originata dalla non condivisione dei nuovi locali individuati per il centro antiviolenza”. Da qui l’urgenza di ripartire. per un servizio di utilità sociale per l’intero territorio. L’iter per l’individuazione del nuovo gestore ha visto arrivare in Comune tre curriculum da altrettante onlus operanti nel settore – Centrailsogno, Pro Sant’Angelo Romano e Rising Pari in genere – con la scelta finale dell’associazione di Palombara Sabina
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