Si è tenuta ieri, 4 marzo, la riunione indetta dalla Commissione Trasporti di Roma Capitale avente per oggetto i problemi del trasporto pubblico romano gestito dalla Roma Tpl Scarl e COTRI, a cui è stata data in appalto la gestione delle linee extraperiferiche, per un totale di 28 milioni di chilometri annui da contratto di servizio. Alla riunione hanno partecipato anche rappresentanti di Roma Servizi e Mobilità, chiamati in merito ai controlli tecnici che vengono effettuati per verificare l’effettivo svolgimento delle corse.
Durante la riunione l’USB, insieme alla delegazione di lavoratori che la stessa organizzazione sindacale ha portato all’ incontro, ha denunciato: il rientro sistematico delle vetture nei depositi per mancanza di gasolio, in media 3 o 4 volte al mese, che espone i conducenti alle comprensibili contestazioni dell’utenza; la cronica mancanza di vetture per il servizio notturno, dovuta alla mancata fornitura da parte di ATAC di tutto il parco macchine stabilito; la drammatica persistenza del ritardo nei pagamenti degli stipendi. Su questo punto specifico i rappresentanti di Roma Servizi e Mobilità hanno fatto presente che dal mese di giugno 2014 i versamenti alla Roma Tpl vengono effettuati con cadenza mensile, cosa che rende ingiustificati gli attuali ritardi dei pagamenti ai lavoratori. Infine l’USB ha denunciato le ritorsioni da parte aziendale nei confronti degli autisti che lamentano il malfunzionamento delle vetture e che segnalano di essere costretti a viaggiare in contrasto con le normative del Codice della strada e della sicurezza del lavoro.
La Commissione Trasporti ha recepito le denunce dell’USB ed ha chiesto a Roma Servizi e Mobilità di stendere un rapporto completo, con le effettive cifre dei rilievi effettuati. Inoltre, sulla vicenda del servizio notturno, la Commissione ha deciso di dedicare una specifica seduta ribadendo la necessità della reinternalizzazione del servizio in ATAC ed augurandosi che ciò comporti anche l’assorbimento degli autisti attualmente preposti a questa attività.
A tale proposito, l’USB ha ribadito la necessità di vigilare attentamente affinché non solo si proceda all’internalizzazione, ma anche al pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.
Condividi