Alcune decine di ragazzi disabili, soprattutto autistici, rischiano di non avere più una sede all’aperto dove svolgere quotidianamente le terapie assistite dagli animali, come succede da oltre 15 anni. E’ l’allarme lanciato dall’Anpet, associazione nazionale pet therapy (pet e terapia), che il Comune di Roma vuole sfrattare dagli spazi che occupa in viale di Tor di Quinto 57/B. “Il problema vero – dice Enzo Cardogna, presidente dell’associazione Anpet – è che il Comune non può sfrattarci, per il semplice fatto che il proprietario dei terreni dove i volontari seguono i ragazzi, che altrimenti non saprebbero dove andare, risulta essere di un privato. Quindi l’ordinanza di sgombero è viziata e dunque illegittima, ed abbiamo provveduto ad impugnarla al Tar. Ci aspettiamo quindi che il Comune faccia chiarezza una volta per tutte e consenta ai terapisti e ai ragazzi di continuare il loro lavoro, senza ulteriori stress psicologici che questa triste vicenda ha comportato. Se la risposta del Comune sarà ancora il silenzio totale siamo pronti già dalla prossima settimana a tenere, per protesta, le terapie in Piazza del Campidoglio dove porteremo anche cani, gatti, capre e pappagalli”
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