Mercoledì 4 marzo 2015 si sono aperte le porte della mostra “ MATISSE – ARABESQUE “, curata da Ester Coen, per giornali e tv. Roma Est Magazine era lì in prima fila per poter darvi un’anteprima di tutto ciò che potrete ammirare dal 5 marzo 2015, fino al 21 giugno 2015. Le Scuderie del Quirinale, come sempre, non deludono. Come diceva lo stesso Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 31 dicembre 1869 – Nizza, 3 novembre 1954) , “La preziosità o gli arabeschi non sovraccaricano mai i miei disegni perché fanno parte della mia orchestrazione del quadro” e infatti è proprio questa l’impressione che si ha ammirando le oltre cento opere presenti (alcune per la prima volta in Italia). Non c’è niente di stucchevole, mai un “troppo”, mai un eccesso di decorazione. Matisse ci accompagna in un viaggio lungo e interessantissimo ricco delle numerose esperienze fatte nella sua vita. Vita che vale la pena di citare almeno brevemente anche solo per dire che il piccolo Henri non era destinato a divenire un artista, ma, figlio di un commerciante, avrebbe dovuto un giorno gestire il negozio di famiglia, prospettiva mai realmente accettata, e questo è il motivo per cui inizia gli studi da avvocato, che poi lascia per problemi di salute. La sua carriera di pittore comincia ufficialmente nel 1893 e, due anni dopo, si iscrive all’École des Beaux Arts, dove ha i primi contatti con molti Orientalisti. Sono questi gli anni in cui potrà vedere mostre, musei, gallerie con esposizioni di arte orientale e, dal 1906, inizierà una serie di viaggi (andrà in Algeria, in Italia, in Germania, in Russia, in Marocco…) da cui riporterà ceramiche, tappeti, abiti che lo ispireranno fino alla sua morte. Nel percorso della mostra si possono ammirare dieci sale e in ogni capolavoro davanti a cui ci si sofferma si possono notare arabeschi, disegni geometrici; tutti elementi tipici dell’arte bizantina, dei Primitivi, degli Ottomani, degli Ortodossi. Sembra quasi di essere catapultati in quel mondo così vivace, colorato, così lontano ma al tempo stesso così eternamente affascinante per noi Occidentali. Non si può non sottolineare la presenza all’interno dell’esposizione di capolavori assoluti quali “Pesci rossi” (1912), “Ragazza con copricapo persiano” (1915-1916), “Il paravento moresco” (1921) o “Odalisca blu” (1921). Di notevole interesse anche i costumi disegnati dall’artista, come ad esempio il “Costume per il balletto Le Chant du rossignol: Dolente” (1920). Particolarmente suggestivi sono poi i manufatti provenienti dall’Africa, dal Giappone, dall’Iran, dalla Siria, dalla Turchia e da tante altre parti del mondo, che hanno influenzato Henri Matisse per la composizione delle sue opere. Matisse ci fa vivere una favola da “Mille e una notte”, ci conduce lì dove molti di noi non potranno mai arrivare; ci fa respirare il primitivismo, la musica e le atmosfere di una cultura straordinaria. Da non perdere.
ORARI domenica – giovedì: 10.00 – 20.00 venerdì – sabato: 10.00 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima.
BIGLIETTI
Intero: 12,00 euro Ridotto: 9,50 euro
Condividi