Guidonia. In tanti per l’ultimo abbraccio a Mauro Sciarrini

In In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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Cielo livido, di pianto e di dolore. Cielo che trattiene le sue lacrime fino a che può. Cielo che guarda l’ultimo atto di una tragedia assurda e terribile, che ha reciso due vite e ha distrutto una famiglia. La chiesa di Santa Maria di Loreto a Guidonia era piena per l’ultimo saluto a Mauro Sciarrini. L’uomo è stato investito insieme alla figlia il 14 dicembre su via Roma, Guidonia Centro, perchè una Smart ha deciso di sorpassare una macchina ferma alle strisce pedonali. Per far passare Mauro e Rosy, che sono stati colpiti in pieno da quel missile impazzito alle sette di sera di una domenica prima di Natale. Rosy muore un paio di giorni dopo, Mauro due mesi dopo.  Chiesa piena e dolore palpabile, dolore composto ma non per questo meno potente, dolore che pervade tutti e che solo le parole di speranza di Padre Andrea Stefani riescono ad attenuare un po’. Una mamma e una moglie, un figlio e un fratello. Dietro di loro tantissime persone che portano una parola di conforto, un saluto, semplicemente una presenza per gridare, in silenzio perchè fa molto più rumore, per urlare il dolore e la rabbia per una tragedia che ha travolto un’intera comunità. Perchè tutti hanno il diritto di rientrare a casa la domenica sera prima di Natale. Perchè non si muore in questo modo. Perchè una strada con due dissuasori di velocità, nel centro di una città, vuol dire che c’è ancora molto da fare  – questo un passaggio del parroco nella sua omelia – per far crescere cuore e mente delle persone che ci abitano in questo posto. Non di tutte, ovviamente. Ma è proprio la presenza di quei dissuasori a simboleggiare un disagio: bastava poco per evitare tutto questo. Bastava essere semplicemente umani. Bastava rispettare la vita. Usciamo dalla Chiesa. Il Cielo è ancora livido. Come lui il volto di tutti i presenti per l’ultimo saluto a Mauro. Padre Andrea parlava di Luce, quella dove oggi sono Rosy e Mauro. Un piccolo raggio di Sole lacera le nuvole di oggi pomeriggio. La Vita continua, questo è l’unico dato certo, l’unico al quale ancorarsi e sperare. Mauro e Rosy che camminano per Guidonia è una immagine che sarà difficile abbandonare per tutti. Esistiamo fintanto che siamo ricordati. Per chi rimane restano i ricordi. Quelli nessuno li travolge. Quelli a casa ci tornano sempre.

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