Credeva di fare solo la badante, una donna romena, quando è stata assunta da un 55enne di Marino, affermato professionista del luogo. Credeva di assisterlo nelle incombenze quotidiane, visto che oltretutto l’uomo è anche un invalido civile. Niente di tutto questo: per la signora è cominciato ben presto un incubo dal quale si è svegliata solo l’altra sera, quando l’uomo è stato arrestato. Il rapporto professionale si è degenerato pian piano: l’uomo ha immediatamente relegato la donna, prima preziosa collaboratrice, al ruolo di schiava, costretta ad accondiscendere ad ogni tipo di richiesta, limitata nella sua libertà di movimento, impedita addirittura di scegliere cosa mangiare e quali vestiti indossare. E la donna non poteva neanche reclamare: l’uomo la picchiava con regolarità. La svolta: dopo l’ennesima lite avvenuta all’interno dell’autovettura dell’uomo, la donna, esasperata dalle violente percosse ricevute, è riuscita a scappare nascondendosi tra le auto in sosta in un parcheggio lì vicino. Riusciva quindi, senza farsi vedere dall’uomo che la cercava rabbioso, a contattare telefonicamente il 112 e a fornire indicazioni su dove si trovasse, grazie all’individuazione di un’insegna di un ristorante di Castel Gandolfo. Il pronto intervento dei Carabinieri – già a conoscenza della situazione – è riuscito a bloccare l’uomo e a salvare la donna, alla quale, dopo essere stata accompagnata presso il pronto soccorso, è stata riscontrata affetta da una lesione al volto giudicata guaribile in 20 giorni. Il 55enne, nel frattempo arrestato ed a cui è stata irrogata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna ed ai luoghi da essa frequentati, ora dovrà rispondere dinanzi al Tribunale di Velletri di maltrattamenti in famiglia: rischia una pena fino a sei anni di reclusione.
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