Dove sono finiti i bambini? L’appello dell’associazione “I Colori del Mondo” per la scuola di Colle Fiorito

In Primo Piano, Scuola & Università da Yari Riccardi

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icoloridelmondoC’era una volta. Ma non stiamo per raccontare una favola. Anzi, è l’esatto contrario. Inizia così l’appello che l’associazione “I Colori del Mondo” rivolge ai genitori del quartiere, per invitarli a preferire le scuole del quartiere. “C’era una volta un quartiere con un nome invitante: Colle Fiorito. Era popoloso e i bambini numerosi, non c’era il calo delle nascite… una realtà che creiamo noi adulti, ogni giorno, con le scelte che facciamo. Famiglie giovani, famiglie anziane, arrivate da ogni luogo, cittadini a pieno titolo, del grande comune di Guidonia. I bambini hanno una Casa grande che li accoglie per crescere insieme, la Scuola di Colle Fiorito”. Una casa che ha sempre meno abitanti a quanto pare. L’associazione, composta da genitori del quartiere, conosce perfettamente la realtà locale. E si chiede appunto dove sono finiti i bambini di Colle Fiorito, a maggior ragione dopo la notizia della diminuzione delle iscrizioni, fonte di dispiacere e spunto di riflessione, in quanto “noi con i nostri figli abbiamo vissuto delle esperienze positive, e i problemi che abbiamo incontrato siamo sempre riusciti a risolverli, collaborando con il Capo d’istituto, i docenti e icollaboratori scolastici, che molto impegno hanno messo e continuano a metterci in questi anni. La nostra scuola si avvale di progetti che integrano le materie previste dal Ministero per incrementare le opportunità per i bambini che la frequentano. Ma chi dirige la banda dei bambini? Chi lavora in prima linea? Le maestre!”. Maestre che, nonostante tutto, lavorano con la stessa passione tutti i giorni. Il problema sono ovviamente i tagli del Ministero, tagli che “hanno toccato la quotidianità della scuola. Le stesse maestre non sono riuscite, fermo restando l’impegno, a farsi carico di tutti i problemi delle famiglie, e hanno chiesto umilmente e onestamente, la collaborazione delle famiglie. Tagli che hanno recato danno soprattutto ai bambini con difficoltà, ma la nostra scuola, pur di garantire il sostegno del personale A.E.C., l’anno precedente ha rinunciato ai fondi comunali, destinati ai progetti, per ottenere un numero adeguato di professioniste da affiancare ai bambini”. Una scuola che resta viva: progetti, laboratori, didattica multimediale, gite e campi scuola. C’è vita, e vuole continuare ad esserci. “I bambini di Colle Fiorito, vivono, imparano e diventano grandi, in un quartiere che vuole diventare veramente fiorito. I piccoli del quartiere  – chiudono i membri dell’associazione – hanno il diritto di frequentare la Scuola di Colle fiorito, nel territorio in cui vivono, solo così creeranno i legami che porteranno avanti nel tempo e il senso di appartenenza e di rispetto per l’ambiente stesso che divenendo famigliare potrà essere più sicuro. Noi genitori non dobbiamo permettere che si continui a pensare che Colle Fiorito sia un quartiere dormitorio”. C’era una volta un’idea di un quartiere, con la scuola al centro, polo culturale, sociale e di  aggregazione. Facciamo in modo che ci sia ancora, nonostante tutto.

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