Insediata la Consulta Antimafie della Provincia di Roma

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Si è insediata ieri la Consulta Antimafie della Provincia di Roma, la prima in Italia, con l’obiettivo di chiamare a raccolta associazioni, sindacati e istituzioni, per dire no alle mafie e promuovere una attiva cultura della legalità.

A presiederla sarà Franco La Torre, che da sempre è impegnato sul tema della legalità, portando avanti la battaglia che costò la vita al padre, Pio La Torre, sindacalista e uomo politico siciliano.

Fanno parte, di diritto, della Consulta:
l’assessore provinciale con delega alla Sicurezza,
due consiglieri provinciali (Enzo Ercolani e Marco Scotto Lavina),
il comandante della Polizia provinciale, 
un rappresentate dell'Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla 
mafia; 
un rappresentante della Prefettura, come invitato permanente.

Della consulta fanno parte soggetti diversi: oltre 40 tra associazioni e sindacati (tra cui Libera, Arci, Legambiente, Codici, Federconsumatori, Federalberghi, Legacoop, Fai), 26 Comuni, otto municipi di Roma e l’Agenzia nazionale dei Beni sequestrati e confiscati alla mafia.

A prendere parte alla prima riunione presso Palazzo Valentini, tra gli altri, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il presidente della Consulta antimafie Franco La Torre, l’assessore provinciale alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile Ezio Paluzzi, il comandante del Corpo di Polizia Provinciale Luca Odevaine.  

L’obiettivo della Consulta Antimafie, secondo quanto dichiarato dal presidente Zingaretti  “è quello di stroncare e ostacolare la nascita dell’economia criminale che uccide quella sana, umilia gli esercenti e i commercianti onesti, occupando i nostri quartieri e rischiando di coinvolgere i più giovani. Uno strumento straordinario per aiutare il contrasto alle economie criminali, a cominciare dalla trasparenza dei beni confiscati".

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