Dopo aver ammanettato S.I. bulgaro di 36 anni e S.T. 30enne rumeno, i poliziotti hanno controllato i borsoni che contenevano tutti gli oggetti di valore arraffati nell’appartamento oltre agli attrezzi per scassinare la porta.
Accompagnati negli uffici del Commissariato San Giovanni, diretto dal Dr. Francesco Maria Bova, i due stranieri sono stati arrestati per furto mentre la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.
Avevano appena visitato due appartamenti della zona San Paolo e con il bottino stavano “rincasando” a bordo della loro autovettura pensando di averla fatta franca.
Ma sulla strada del ritorno hanno “incrociato”
E’ successo questa notte in via Candoni all’angolo con via della Magliana.
Gli agenti di una pattuglia del Reparto Volanti, diretto dal dr. Eugenio Ferraro, stavano effettuando un posto di controllo ed hanno intimato l’alt al veicolo che stava sopraggiungendo in via Candoni al cui interno erano presenti 5 individui.
Alla vista della Polizia, con una brusca manovra il conducente ha riportato il veicolo su via della Magliana dandosi alla fuga per eludere il controllo, ma dopo un breve inseguimento è stato fermato all’altezza di via del Fosso della Magliana.
Quattro degli occupanti vistisi alle strette hanno cercato di fuggire scagliandosi contro gli agenti con calci e spintoni, ma sono stati bloccati.
All’interno dell’autovettura gli agenti hanno notato sul sedile posteriore un borsone aperto, dal quale si potevano scorgere alcuni gioielli di cui hanno chiesto la provenienza. A questo punto i malviventi hanno confessato di avere “visitato” poco prima due appartamenti nella zona. All’interno del borsone i poliziotti hanno rinvenuto due cacciaviti, guanti, una pistola finta priva del tappo rosso, una torcia, un cappello di lana, due centraline universali per autovetture e motoveicoli, sei orologi, gioielli, bigiotteria, monete da collezione e una macchina fotografica. Estesa la perquisizione anche sui soggetti indosso ai quali gli agenti hanno trovato altri gioielli e denaro contante.
I cinque, tutti cittadini bosniaci, tra cui un minore che era rimasto all’interno del veicolo, mentre i suoi complici si scagliavano contro i poliziotti, sono stati condotti negli uffici del vicino Commissariato San Paolo, diretto dal dr. Luigi De Angelis. Qui hanno cercato nuovamente di guadagnarsi la fuga, ma usando una nuova tattica. Senza successo hanno tentato di barattare la libertà con la refurtiva.
Ma al termine degli accertamenti S.R. di 21 anni, G.R. di 26 anni, I.S. di 28 anni e V.H. di 21 anni, al termine delle formalità di rito sono stati arrestati per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e furto aggravato continuato in concorso, mentre il minore è stato indagato in stato di libertà per furto aggravato in concorso. Tutti e cinque sono stati denunciati in stato di libertà per istigazione alla corruzione.
Le vittime dei furti sono state contattate e recatesi in Commissariato sono tornate in possesso degli oggetti di loro proprietà.
Gli agenti aggrediti, sono successivamente stati medicati delle lesioni subite all’ospedale San Camillo.
Altri due stranieri erano convinti di poter svaligiare un appartamento all’ultimo piano di un condominio, bloccando l’ascensore per non far salire nessuno. Nel loro disegno non era però previsto l’arrivo dei poliziotti dalle scale.
Alle 18,30 di ieri sera infatti, udendo i rumori prodotti dagli arnesi usati per lo scasso della porta, i vicini di casa hanno avvertito il “113”.
Le Volanti della Polizia, inviate dalla Sala Operativa, sono arrivate in via della Stazione Tuscolana. Gli agenti hanno però trovato l’ascensore bloccato. Mentre un operatore è rimasto al pian terreno per tenere d’occhio l’ascensore, altri due agenti sono saliti per le scale.
Arrivati all’ottavo piano, hanno sorpreso i ladri con due grossi borsoni a tracolla, mentre chiudevano la porta dell’abitazione, cercando di nascondere le tracce dello scasso della porta.
Dopo aver ammanettato S.I. bulgaro di 36 anni e S.T. 30enne rumeno, i poliziotti hanno controllato i borsoni che contenevano tutti gli oggetti di valore arraffati nell’appartamento oltre agli attrezzi per scassinare la porta.
Accompagnati negli uffici del Commissariato San Giovanni, diretto dal Dr. Francesco Maria Bova, i due stranieri sono stati arrestati per furto mentre la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.
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