Roma. Stalker evade dagli arresti domiciliari

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Evade dagli arresti domiciliari e tenta di irrompere nell’abitazione della ex compagna per rapire il figlio.

D.S., di 54 anni, era stato arrestato nel febbraio scorso per estorsione, lesioni e minacce nei confronti dell’ex compagna.

La vicenda ha inizio nel novembre 2010. L’uomo, “ossessionato” dalla ex compagna, non si era arreso alla fine della loro relazione sentimentale,  e aveva iniziato a perseguitarla con telefonate ad ogni ora del giorno e della notte. Alle telefonate erano seguiti i continui appostamenti sotto casa. Poi era arrivate le violenze e le minacce per estorcerle del denaro. Ai continui rifiuti della donna, l’uomo aveva risposto incendiandogli l’auto.

Era stato quell’episodio, a convincere la vittima, di 46 anni,  a denunciare gli atti persecutori alla Polizia.

Destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della donna emesso dall’Autorità Giudiziaria, l’uomo aveva continuato a perseguitarla.

Quindi per lo stalker erano scattate le manette. A causa del suo stato di salute, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari presso una struttura sanitaria.

Ma l’uomo non si era arreso.  Il 15 febbraio si è allontanato dall’ospedale per farvi ritorno dopo 5 ore, dopo essersi recato di nuovo sotto casa della sua ex.

La sera del 3 marzo scorso il 54enne  ha deciso di fuggire definitivamente. Ha raggiunto l’abitazione della ex convivente, cercando di fare irruzione nell’appartamento. Poi si è allontanato  minacciandola di tornare per rapire il loro figlio più piccolo.

Gli Agenti del Commissariato Monteverde, diretti dal dr. Mario Viola, si sono messi immediatamente sulle tracce del fuggitivo.

Il giorno dopo si sono appostati sotto la casa della ex compagna,  ed hanno atteso l’uomo riuscendo ad ammanettarlo  mentre tentava di fare di nuovo irruzione nell’abitazione della donna.

Allo stalker,  che ora dovrà rispondere anche del reato di evasione, è stata revocata la misura degli arresti domiciliari che sono stati sostituiti con la misura cautelare in carcere.

L’uomo è stato quindi  condotto presso una struttura ospedaliera carceraria.

 

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