Sono stati arrestati dagli investigatori del Commissariato Viminale, diretto dal dr. Carmine Belfiore, 4 cittadini albanesi che facevano parte di una banda di trafficanti di droga attiva nella Capitale, soprattutto nel fine settimana.
Nelle zone adiacenti alla stazione Termini, nelle ultime settimane gli agenti della Polizia di Stato hanno notato alcuni extracomunitari di origine magrebina, noti pregiudicati, prendere contatti con alcuni albanesi che arrivavano in città il venerdì sera.
Gli incontri avvenivano all’interno di un bar, frequentato da turisti e pendolari, verosimilmente per confondersi meglio tra gli avventori. Poi lo scambio avveniva in un palazzo di via Cipriano Facchinetti.
Dopo l’ennesimo riscontro è scattato il blitz della Polizia all’interno del palazzo: E.N. e Z.A. , 22enni albanesi, sono stati sorpresi con due blocchi di marijuana in una busta di cartone, per un peso di circa 2 Kg. Il controllo a casa ha permesso di sequestrarne altri 4 Kg,oltre 500 gr. di hashish e 900 euro in contanti. All’interno dell’immobile, sorpresi dell’arrivo della Polizia, c’erano altri 2 albanesi di 33 e 27 anni. Tutti e quattro sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Diversa tecnica di spaccio quella adottata da un’intera famiglia braccata dagli investigatori del Commissariato San Basilio, diretto dal dott. Adriano Lauro, insospettiti da uno strano “viavai” di tossicodipendenti.
Le indagini hanno rivelato che il padre, di professione fornaio, per arrotondare lo stipendio, aveva pensato di organizzare un’attività di spaccio, coinvolgendo anche moglie e figlia, entrambe disoccupate.
La perquisizione dell’appartamento del fornaio, in via Pollenza, ha consentito agli agenti di sequestrare dosi di cocaina ben nascoste nel vano della bombola a gas. In un pacchetto di sigarette, gli agenti hanno trovato hashish, mentre in un mobile della cucina è stato scoperto un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. In un armadio sono stati trovati 570 euro in contanti nascosti tra la biancheria da letto.
I tre componenti del nucleo familiare, P.S. 53enne romano, capo famiglia, P.M., anche lei 53enne, e P.A.R. 29enne, rispettivamente madre e figlia, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La conoscenza del luogo e le altre esperienze investigative del quartiere di San Basilio hanno permesso agli investigatori del commissariato di zona di considerare un’area a ridosso di via Montegiorgio come luogo ideale per nascondere grossi quantitativi di droga in attesa di essere spacciata. Infatti le costruzioni e gli orti di quella zona risultano tutti abusivi ed è difficile risalire ai legittimi “proprietari”.
Con il supporto del cane antidroga “Fire” ed i colleghi del Reparto Volanti i poliziotti sono riusciti a controllare ed individuare una borsa termica nascosta in un anfratto, ricavato tra la vegetazione, con all’interno 1,211 Kg. di marijuana, già divisa in dosi.
Nella stessa zona, nella limitrofa Via Gigliotti è stato invece individuato un altro spacciatore, D.D. 27enne romano, che durante un controllo è stato trovato in possesso di cocaina ed hashish in dosi pronte allo spaccio. Accompagnato negli uffici del commissariato San Basilio anche lui è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.
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