Roma, ferì la figlia all’Altare Patria: assolto per incapacità di intendere e volere

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Piena assoluzione, perche' incapace di intendere e di volere al momento del fatto per Julien Monnet, il cittadino francese che il 19 luglio del 2008 fu accusato di avere ferito gravemente la figlia Luna di 3 anni. L'accusa sostenne che in preda ad un disturbo psichico le aveva fatto battere violentemente la testa su uno dei gradini dell'Altare della Patria. Per quel fatto Monnet che da tempo e' rientrato in Francia, era stato accusato di tentato omicidio. La bambina, infatti, era stata ricoverata in coma per diverso tempo all'ospedale Bambino Gesu'. nche il pubblico ministero Francesca Passaniti aveva chiesto l'assoluzione di Monnet che per un certo periodo, dopo l'arresto, fu anche ricoverato nell'ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino perche' ritenuto in quel momento socialmente pericoloso. Il difensore Michele Gentiloni Silveri aveva pero' sempre sostenuto che la bambina era caduta dalle braccia del padre accidentalmente mentre questi era in preda alla crisi e anche oggi prima dell'udienza aveva chiesto l'assoluzione perche' il fatto non sussiste. "Aspettiamo il deposito della motivazione -ha detto il difensore- tra novanta giorni dopodiche' vedremo se impugnare la sentenza. Attualmente Monnet e' tornato in Francia ed e' in perfette condizioni insieme con la moglie e con la figlia".

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