Guidonia, scomparse le targhe della scuola Leonardo da Vinci. Con un paio di forbici spariscono anni di ricordi degli studenti. Ragazzata o sfregio?

In Cronaca & Attualità, Primo Piano, Scuola & Università da Yari Riccardi Commenti

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Immaginate il vostro album di fotografie più bello. Quello che contiene i pezzi di vita ai quali siete più legati. Immaginate di vederlo ogni giorno. E di ripensare a quanto quelle immagini valgano per voi e per i vostri cari. Ora immaginate altro. Per esempio di non trovare più quelle foto. Non perché sono andate perdute, ma perché qualcuno ve le ha strappate. Senza motivo, deliberatamente, con cattiveria. Uno sfregio. Quali sensazioni potreste avere? Rabbia, delusione, amarezza, frustrazione. Ecco, questo è esattamente quello che è capitato alla Scuola Leonardo da Vinci di Guidonia. Tutte le targhe delle premiazioni, a decine, sono state tagliate dalle loro custodie e sono sparite. Anni di premi, trofei, manifestazioni alle quali hanno partecipato gli studenti dell’istituto sono scomparsi. Ci ha fatto una certa impressione vedere le custodie vuote. La foto parla chiaro. Strappate con le forbici e portate via. Tra l’altro, nell’ufficio della dirigente Carmen Lanni. Il fatto è accaduto lunedì, e fino alle 15 e 30 le targhe erano al loro posto, in bella vista sugli scaffali. La preside si è accorta dell’accaduto solo la mattina dopo. Vale la pena far notare che il valore materiale delle targhe è davvero minimo. Enorme è quello affettivo. Lo sfregio, perché di questo si tratta, è stato fatto agli studenti in primis. Ragazzata? Chissà. Improbabile pensare a ragazzi che entrano nell’ufficio della preside e compiono un atto simile. Fatto sta che l’ufficio era in perfetto ordine, e che l’unica cosa fuori posto erano le forbici, utilizzate per scardinare le targhe dalla loro custodia. Tristi gli occhi della Lanni mentre ci raccontava questo fatto. Un fatto che va a chiudere una settimana particolare per la scuola, alle prese con le polemiche post sfilata del 17 marzo portate avanti da alcuni genitori. Una scuola, quella di Guidonia, che la preside Lanni porta avanti con assoluta competenza e professionalità. Se di sfregio si tratta, ed è verso la dirigente, è assolutamente assurdo. Doppiamente assurdo, se pensiamo che di fatto il danno è per i ragazzi. Ora, questa storia si può risolvere con poco: chi ha le targhe, le faccia ritrovare. Sarebbe segno di intelligenza, di buon senso e di bontà. Tre caratteristiche che al momento dell’atto sono venute meno. Un atto odioso, per le modalità e per l’ambiente in cui è accaduto. Siamo in una scuola, che è degli studenti che la frequentano. Ogni disegno, ogni quadro, ogni pallone calciato nelle porte, ogni scritta sul banco, ogni voto buono o cattivo che sia, è per loro un ricordo. A maggior ragione una targa che simboleggia una “vittoria”. Tutto ciò è un ricordo anche per chi nella scuola passa una vita, e si spende per l’istituto dove lavora. I ricordi si conservano, si riguardano, portano a pensare a momenti belli del nostro passato. Ogni lacrima scesa per un ricordo dolce non è sprecata. Strapparli vigliaccamente è un crimine, senza se e senza ma.

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