E’ stata la moglie a gridare “aiuto” al citofono condominiale, sperando che qualcuno in strada la sentisse, nel disperato tentativo di sottrarre se stessa e la figlia dalla furia del marito. Il caso ha voluto che proprio in quel momento in via Carlo Zaccagnini, stesse passando un agente di polizia libero dal servizio. Sentita la richiesta di aiuto, è entrato nel portone cercando di individuare quale fosse l’appartamento interessato, inoltrando contestualmente la segnalazione alla sala operativa della Questura.
In poco tempo è giunta sul posto una pattuglia del commissariato Spinaceto, diretto da Maria Sironi, che ha raggiunto l’agente libero dal servizio all’interno dell’appartamento al VI piano. Una donna nigeriana, in evidente stato d’agitazione, è corsa incontro ai poliziotti chiedendo loro di fermare il marito che stava picchiando la figlia 16enne. La minore è stata trovata dagli agenti riversa a terra, mentre sopra di lei, il padre, O.A.M. 51enne nigeriano, la stava picchiando. L’uomo è stato sollevato in piedi dagli agenti e bloccato. La moglie ha poi dichiarato agli agenti di aver allontanato da casa il marito da qualche tempo, in quanto diventato collerico ed irascibile, e che più volte aveva alzato le mani su di lei e la figlia 16enne. Ieri mattina, O.A.M ha atteso che la figlia aprisse la porta di casa per uscire, diretta a scuola, e ne ha approfittato per entrare con la forza riportando la figlia all’interno e picchiarla dopo averla scaraventata a terra. La ragazza è stata medicata con alcuni giorni di prognosi dai sanitari, mentre O.A.M. è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed atti persecutori.
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