Fosse Ardeatine, nel giorno della cerimonia striscione inneggia ai nazisti di via Rasella

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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha partecipato questa mattina alla cerimonia commemorativa dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, al 67esimo anniversario. Napolitano ha reso omaggio alle 335 vittime dell'eccidio nazista del 1944 con la deposizione di una corona di alloro. Tra i presenti, il vicepresidente della Camera Rosy Bindi, il presidente della Regione Renata Polverini, il sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il parlamentare del Pd Walter Veltroni, il Generale di Corpo d'armata Mario Marioli, comandante militare della Capitale, e, in rappresentanza della Provincia, Giuseppina Maturani. "Proprio oggi, sessantasette anni fa, in questo piazzale i martiri ardeatini videro per l'ultima volta la luce del sole. Mai interromperemo questo doveroso cammino nel ricordo", ha commentato Rosetta Stame dell'Anfim (l'Associazione nazionale famiglie martiri) prima dell'appello delle vittime ardeatine. "Questa e' la nostra storia, storie dell'Italia che amiamo di cui siamo attenti difensori. Desidero dire, non senza emozione, che da 12 caduti ignoti ora ce ne sono 10 – ha aggiunto parlando dell'identificazione di due vittime con l'analisi del Dna – Rendiamo onore al caduto Marco Moscati e al caduto Salvatore La Rosa". Molti i ragazzi delle scuole presenti alla commemorazione. "Ci sono tantissime scuole, non solo di Roma ma anche dei Comuni delle varie regioni italiane arricchite da un martire", ha proseguito Stame. "Questa e' l'Italia nata dai nostri padri: viva l'Italia unita, libera e democratica", ha concluso. I ragazzi avevano tra le mani diverse bandiere bianche con il logo dei 150 anni dell'unita' d'Italia. La cerimonia, prima di concludersi con la visita alle Fosse, ha avuto una preghiera nei riti cattolico ed ebraico. "Le Fosse Ardeatine sono la vicenda più emblematica della ferocia che assunse la presenza nazista in Italia. Perché in questi 150 anni ci sono anche quelli terribili della Seconda Guerra Mondiale", ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Vedo molti ragazzi dell'ultima generazione che sono qui con molta serietà comprendendo bene il significato di questa cerimonia che oggi possiamo considerare parte integrante delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia". "La presenza del Capo dello Stato testimonia questo momento vero e profondo che non puo' mai essere dimenticato. Le Fosse Ardeatine sono uno dei cuori di Roma", ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine della celebrazione: "E' significativa la soluzione dell'enigma sui due anonimi a cui e' stata finalmente data una identità e un nome. Cio' dimostra che la ricerca storica va avanti e che non si deve mai fermare". Intanto, proprio nel giorno della commemorazione, lungo la via Trionfale è apparso uno striscione che inneggia ai soldati morti a via Rasella, nell'attentato che diede il pretesto ai tedeschi per la rappresaglia. A renderlo noto è stato il consigliere comunale Paolo Masini: ""Una delle pagine più tragiche della storia del nostro Paese e della città di Roma, simbolo della spietatezza dell’occupazione nazista, viene così ricordata con un ignobile gesto che ferisce Roma città medaglia d’oro della resistenza. Un insulto non solo alla memoria storica delle 335 vittime di quel terribile massacro, ma anche a tutti i cittadini romani che hanno rischiato la propria vita per difendere i perseguitati dalle violenze dei nazisti", ha affermato Masini insieme al consigliere del XIX Municipio Valerio Barletta.

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