Risorse umane carenti da tempo. Questo è l’oggetto della segnalazione inviata alla Asl e ai vertici dell’ospedale di Tivoli dalla Cisl e dal personale sanitario dell’UOC Medicina d’urgenza e pronto soccorso del presidio ospedaliero tiburtino. Un fatto, quello del poco personale, che provoca molteplici criticità.
“L’eccessivo carico di lavoro giornaliero, con conseguente stress psico fisico, porta a svolgere il proprio servizio, atto a garantire livelli essenziali di assistenza, con estrema difficoltà all’utenza che accede ogni giorno presso il Pronto Soccorso, raggiungendo oltre i 40.000 accessi annui, con stazionamento degli stessi oltre le 72 ore in situazioni sub-critiche. Le diverse e conosciute problematiche presenti all’interno dell’UOC e la costante e cronica carenza di risorse infermieristiche, é peggiorata a causa di un’ulteriore sottrazione di6 unità infermieristiche, dovuta all’imminente apertura dell’SPDC di Monterotondo”, così la nota del sindacato a firma del responsabile territoriale Dimitri Cecchinelli.
La Cisl chiede il reintegro dell’organico sottratto utilizzando gli istituti normativi previsti dal CCNL. “In mancanza di provvedimenti immediati necessari a risolvere tali situazioni descritte, oltre a palesare disinteresse in ordine allo stato di disagio del personale, determina l’inevitabile insorgenza di pericolosi disservizi che, a loro volta, portano un elevato rischio clinico con conseguente esposizione a contenziosi legali”.
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