Roma/Un nuovo bando per l’accoglienza di 3253 migranti da dislocare sul territorio della provincia, Santori: “Il business dell’accoglienza non si placa”

In Cronaca & Attualità, Roma Est da Yari Riccardi

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Un altro bando per l’accoglienza di altri 3253 migranti da dislocare sul territorio della provincia di Roma per un importo pari a euro 31.310.125,00 iva esclusa. “Il business dell’accoglienza non si placa e continua a sprecare risorse dei cittadini”: è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori a segnalare il nuovo bando pubblicato sul sito della Prefettura, gara che va ad aggiungersi a quella europea da oltre 100milioni di euro per l’anno 2017 di altri 8000 migranti, “confezionando un altro pacco regalo a favore di quanti speculano sull’immigrazione selvaggia. Sono numeri da capogiro quelli che investono l’Italia sul fronte degli sbarchi, con il Lazio ad essere la seconda regione d’Italia per numero di immigrati accolti. A farne le spese, ovviamente, è l’intero tessuto urbano e sociale. I cittadini, infatti, vedono spuntare come funghi centri di accoglienza che poi si gonfiano a dismisura, generando spesso problemi di coabitazione con gli ospiti delle tendopoli. L’area metropolitana di Roma intanto è una polveriera che rischia di esplodere da un momento all’altro”. Già due settimane fa Santori aveva denunciato l’eventualità di un nuovo centro al Tecnopolo Tiburtino – http://www.romaest.org/news/01/2017/santori-scongiurare-nuovo-centro-immigrazione-al-tecnopolo-tiburtino/ – e questa volta punta il dito contro chi “dovrebbe tutelare i cittadini, ma sembra più interessato a incoraggiare i flussi migratori accogliendo a dismisura i migranti, e offrendo loro vitto e alloggio pagati con le tasse degli italiani”. La chiusura è per il premier Gentiloni e per il ministro dell’interno Minniti. “A loro chiediamo di bloccare questo assurdo meccanismo, il nostro territorio  – chiude Santori – è saturo e non può più sostenere un’immigrazione sconsiderata dietro alla quale il più delle volte si cela il guadagno di associazioni che operano con i migranti lucrando e alimentando la situazione di emergenza che si è venuta a creare”.

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