Le date ci sono. E con la riunione in programma oggi, l’esordio della commissione istituita ad hoc, potrebbe dirsi ufficialmente iniziato il percorso che conduce alle primarie di coalizione – quale e con chi è ancora da veder, viste le consultazioni in corso – “indette” del Partito Democratico. Tra voci più o meno confermate, nomi e liste civiche più o meno “civiche”, abbiamo fatto il punto con il segretario cittadino Mario Lomuscio.
Cosa prevede la riunione di oggi?
Di fatto si va ad aprire il tavolo per l’organizzazione delle primarie, l’albo degli elettori, la gestione dei procedimenti e il calendario dei vari appuntamenti.
Tra gli addetti al lavori, del partito e non solo, si parla ormai da settimane delle primarie. Le scadenze sono quelle del 27 febbraio per l’albo degli elettori e il 19 marzo come data per l’elezione del candidato. Sono confermate?
Ad oggi le date restano quelle. È chiaro che dobbiamo valutare come risponderà la città. Viste le consultazioni in corso e visto che candidati ufficiali ancora non ce ne sono, non sono da escludere richieste di proroghe. E poi non dimentichiamo che anche la realtà nazionale è in evoluzione.
Non rischiate di arrivare ad avere un candidato sindaco troppo a ridosso delle elezioni?
Il fine è quello di coinvolgere e includere più realtà possibili, non possiamo fare diversamente. Le primarie sono uno strumento per fare questo, a me interessano i progetti, come arrivare alle elezioni e come provare a vincerle. Non saremo “in ritardo” se i candidati alle primarie si presenteranno con programmi e progetti credibili, con un’idea di coalizione e una visione di città. In questo caso arrivare a ridosso non sarà un problema. Questo è quello che auspico da tutti: contenuti.
Alcune voci in queste settimane hanno più volte parlato dell’eventualità di un candidato sindaco esterno, che vada a mettere d’accordo tutte le varie anime del Pd e che vada così a stoppare l’iter delle primarie. Ad oggi è ancora una strada percorribile?
Non mi sento ancora di escludere questa eventualità. Se arriva la proposta di un nome e di un progetto che possa portare ad una sintesi unitaria e condivisa del partito, perché non pensarci? Vorremmo veramente tornare al governo della città.
Dall’incontro in programma oggi alle ore 18 le primarie prenderanno forma, tempi e sostanza. Poi sarà il momento di capire chi vorrà partecipare a queste primarie, se sarà del Pd o se sarà un volto del centrosinistra. La partita è cruciale, e mai come questa volta il PD non può sbagliare.
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