L’occasione era fare il punto delle attività dopo l’aggiudicazione della Ryder Cup 2022 a Roma. Il grande evento sportivo, il terzo più seguito al mondo dopo Olimpiadi e mondiali di calcio, si svolgerà nel Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia. Proprio per questo agli Stati Generali del Golf, organizzati dalla Federazione Italiana Golf all’hotel Principe Savoia di Milano, ha partecipato – era il 28 gennaio – anche Lavinia Biagiotti, vicepresidente del prestigioso impianto golfistico guidoniano. “Sono emozionata e commossa. Ho imparato dalla mia famiglia a lavorare con umiltà – ha spiegato la Biagiotti – e determinazione e a fare grandi passi, perché con i piccoli non si va da nessuna parte e siamo arrivati a questo risultato eclatante”. L’incontro di Milano è stato occasione anche per conoscere i retroscena dell’arrivo della coppa nell’impianto di Guidonia, un’idea nata 2 anni fa. “La mossa decisiva per l’aggiudicazione – ha spiegato il presidente federale Franco Chimenti – è stata quella di offrire a Keith Pelley, l’attuale Ceo dello European Tour, una serie di Open nazionali con un montepremi di sette milioni di euro: con l’appoggio del Coni e con l’intervento dell’Istituto per il Credito Sportivo, abbiamo dato le necessarie garanzie. Ed è stato il successo”. Un successo che ha portato all’interno del territorio di Guidonia la Ryder Cup, all’interno di un campo, quello del Marco Simone Golf & Country Club, che offre 27 buche, all’interno di un percorso che si snoda intorno a una torre dell’anno 1000, e che, da alcuni scorsi, rende possibile anche la vista della Cupola di San Pietro. Un palco degno della Coppa.
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