«La scorsa notte, all’Esquilino, una prostituta è stata accoltellata per essersi ribellata al suo ex protettore. Piuttosto che continuare uno svilente tira e molla sulle delle inutili red zone, per altro illegali a detta del Prefetto Pecoraro, l’amministrazione capitolina dovrebbe mettere in campo dei provvedimenti concreti per sostenere quelle donne che vorrebbero interrompere questa attività, ma che non sono nella facoltà di poter scegliere, perché messe sotto scacco da un “padrone”. Una direttiva dell’Unione Europea del 2011 impone agli Stati membri, per altro, di predisporre misure atte a scoraggiare la domanda, ovvero la fonte dello sfruttamento, e non territorializzarla indicando alla criminalità dove essa verrebbe tollerata. Inoltre, in attesa di una legge nazionale che regolamenti e magari tassi il fenomeno, andrebbero investite adeguate risorse per favorire un sistema pubblico di protezione e assistenza, con un percorso di uscita dalla prostituzione. Questo farebbe un’amministrazione seria che ha a cuore il decoro di una città come Roma, oltre che la sicurezza e la libertà dei propri cittadini».
E’ quanto dichiara Cinzia Pellegrino, referente romana del Dipartimento di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, dedicato alla tutela delle Vittime di violenza.
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