Una volta erano i film horror di serie B, quelli in cui una creatura fetida e viscida si insinuava nelle case e catturava gli abitanti. Questa volta la creatura fetida si annida all’interno di una scuola. E non è un fantasma, né un mostro della palude. E’ muffa. Siamo a Palombara, Scuola Media Alfredo Bucciante, IC Palombara Sabina: davanti a noi tante mamme, pronte a battersi per i loro figli e per una scuola che deve ritornare un ambiente sano e vivibile per tutti. Quello che ad oggi non è, visto che la muffa invade le pareti dei corridoi e di alcune aule. La rabbia è evidente. Alla muffa si aggiungono le pessime condizioni del tetto, piscina in caso di piogge abbondanti – la foto è di febbraio – e lastra di ghiaccio in caso di freddo estremo. Pioggia che porta infiltrazioni all’interno della scuola – “ci piove dentro la classe” è la frase più comune che gli studenti dicono ai loro genitori – e quindi, probabilmente, quella muffa che invade i corridoi e che non vogliamo nemmeno immaginare quanto fastidio provochi ai ragazzi che soffrono di allergia. “E’ dallo scorso anno – raccontano le mamme – che una classe è stata spostata nell’istituto delle elementari, proprio a causa dell’acqua che cade in aula dal tetto. Da settembre invece una seconda media fa lezioni in biblioteca, dove tra l’altro piove lo stesso, e per questo è in procinto, dicono, di essere nuovamente spostata”. Le mamme raccontano di lavori che avrebbero dovuto mettere fine a una problematica, quella del tetto, che dura da diversi anni. Una sorta di saga, “fatta da tantissime segnalazioni alle quali non abbiamo mai avuto risposta”. La muffa è solo l’ultima tappa di percorso che parte da almeno 5 anni fa: tra le mamme presenti all’incontro, alcune hanno figli già diplomati, e raccontano di aver vissuto già all’epoca questi problemi. Sono 5 le sezioni della scuola media di Palombara. “Già lo scorso anno siamo andate dai Carabinieri per segnalare il problema del tetto: la scuola ha chiuso 3 giorni, ma non è cambiato proprio niente”. Le mamme raccontano di una classe addirittura sigillata per le eccessive perdite. L’acqua che genera la muffa, che può certamente provocare problemi per la salute per i ragazzi. E per tutti quelli che quella scuola la vivono ogni giorno. “Stiamo raccogliendo le firme – chiudono le donne – e andremo presto in procura e alla ASL per un esposto. Richiederemo una ispezione, così non si va avanti: lì dentro ci sono i nostri figli”.
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