Per ora sono solo voci. Ma prende man mano corpo il futuro del secondo mandato della Giunta Rubeis, che, da quello che trapela dai corridoi del Palazzo Comunale di Guidonia, porterà novità che andranno a rinforzare la maggioranza in consiglio comunale, troppe volte recentemente alla mercè dell’opposizione come proposte, contenuti e talvolta anche numeri: gli ultimi due consigli comunali raccontano proprio questo. E quindi cosa succederà, probabilmente dal 1 marzo in poi? Innanzitutto il cambio della guardia sulla poltrona della Presidenza del Consiglio Comunale, dove al posto del prossimo dimissionario Marco Bertucci ci dovrebbe essere Aldo Cerroni. Usiamo il condizionale non solo perché stiamo parlando di voci. Il ruolo di presidente impone una votazione, e quindi il consigliere dovrà essere “sottoposto” al giudizio dell’assemblea. Se sarà una pura formalità – lo sarà al 99% – o meno si scoprirà in futuro. Cerroni perderà anche l’assessorato al Personale, ma riceverà lui stesso la delega all’Anagrafe.
Gli Assessorati. Nascerà l’annunciato ‘Assessorato al Lavoro’, che sarà probabilmente assegnato a un nome in quota al gruppo di Marco Bertucci. La nuova area andrà a racchiudere le Attività Produttive, il Commercio, Il Demanio, il PLUS, le Energie Rinnovabili (il Servizio Energia resta ai Lavori Pubblici) e il progetto Smart City, oltre ai progetti dell’Unione Europea. Di fatto, una buona parte dei progetti cruciali per il secondo mandato di Rubeis sono racchiusi in questa nuova area, che andrà ad assumere immediatamente un ruolo importante. Per quello che riguarda gli altri ruoli, proseguono le consultazioni per le deleghe all’Urbanistica e al Personale, quelle che con tutta probabilità avranno un nuovo assessore al posto di Maria Cosola e di Anna Angelini. I gruppi danno in questi giorni le ultime indicazioni a Rubeis, che, lo ricordiamo, è il solo ad avere potere decisionale e di nomina. Quello che sembra essere certo è che il nucleo fondante della giunta – Di Palma, Mazza, Cipriani, Boleo – dovrebbe essere interamente confermato nei rispettivi settori, con le varianti già citate dell’Urbanistica e del Personale.
I dirigenti. In attesa del destino di chi è alle prese con guai giudiziari, prende più o meno forma anche il nuovo assetto dei dirigenti. Che ruoteranno tutti, come ha annunciato il Sindaco nel consiglio comunale del 17 febbraio, con quelle eccezioni dovute alle situazioni in atto prima dell’azzeramento. Per capire: chi è alle prese con atti e lavori in corso, non sarà, almeno per il momento, cambiato. Resta l’intenzione di far cambiare tutti, soprattutto chi da anni lavora in quel settore. Resta per quello che riguarda i dirigenti il blocco delle assunzioni: nessun concorso per ruoli dirigenziali si vede all’orizzonte e, secondo recenti disposizioni, eventuali dirigenti devono essere presi dalla (ex) Provincia di Roma. Se a questo aggiungiamo il prossimo rientro dell’Ing. Simoncini, già dirigente a Guidonia, il quadro è presto fatto: è altrettanto chiaro che quelli che covavano ambizioni neanche tanto nascoste verso la poltrona dirigenziale dovranno cambiare mire, perché posto per loro sembra non esserci.
Il Consiglio Comunale. In caso di conferma del quadro che abbiamo esposto – che racconta di voci, tutte da ufficializzare – quello che ne emerge è un rafforzamento evidente del ruolo di Rubeis e , di riflesso, della maggioranza. Non stiamo qui a dire che il sindaco abbia creato ad arte la crisi – o presunta tale – ma è evidente che il ritorno di Bertucci nel ruolo di consigliere comunale, dopo i mesi di presidenza, va a rafforzare una maggioranza che non vive un periodo di particolare brillantezza, e a dare nuovi impulsi all’azione amministrativa. Ed è chiaro che per il sindaco una maggioranza di nuovo forte, capace di “dare battaglia” è una necessità non più rinviabile. Gli ultimi due consigli comunali hanno solamente confermato l’appannamento, quasi ‘fisiologico” ma assolutamente evidente dei componenti del centrodestra. Dall’altra parte la probabile conferma di buona parte della precedente giunta è un viatico importante per il futuro. Perché adesso non ci sono più scuse per nessuno. Non per i consiglieri, non per gli assessori, e neanche per il sindaco.
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