Tivoli Terme. Storace incontra gli elettori al Duca d’Este e lancia la volata dei suoi candidati

In Primo Piano da Yari Riccardi

Condividi

storace-primaSala piena, un entusiasmo che all’ingresso di Storace ha toccato l’apice, e molta voglia di riemergere dopo alcuni anni di purgatorio, almeno a livello nazionale. Su queste basi si è poggiato l’incontro che si è tenuto lunedì 18 febbraio al Grand Hotel Duca D’Este: protagonisti i candidati alle regionali della Destra, e quelli alle politiche. Erika Osimani, Andrea Napoleoni per la lista civica dell’ex Ministro della Salute si presentano ai loro elettori – entrambi sono di Tivoli – per la corsa al consiglio regionale del Lazio, mentre Vittorio Messa, Livio Proietti e Roberto Buonasorte “lanciano” la volata in Parlamento. L’incontro è stato aperto da Andrea Di Palma, ospite di Vittorio Messa. L’assessore all’Ambiente del comune di Guidonia ha parlato della presenza in politica “di traditori, ignavi, persone che la politica non la dovrebbero fare perché la disonorano”. L’occasione è stata anche buona per ricordare, davanti ad una platea particolarmente ampia, i punti da sottoporre all’attenzione della politica nazionale e regionale relativi alla città di Guidonia. “Sicurezza, trasporti – chiude Di Palma – e ambiente: dobbiamo tornare a ragionare per ambiti territoriali per quello che riguarda i rifiuti”.
Ha aperto la serie di interventi Erika Osimani, particolarmente emozionata, alla quale ha fatto seguito Andrea Napoleoni, il quale ha raccontato la nascita della lista civica che l’ha portato ad ottenere il 4 % alle ultime elezioni comunali di Tivoli, sottolineando poi come “abbiamo avuto dei dubbi sulle Regionali fino alla scelta del candidato governatore. Dubbi che si sono sciolti una volta ufficializzato il nome di Storace, per noi una vera garanzia”. Livio Proietti ha ufficializzato l’ingresso nella Destra dell’ex vicesindaco di Tivoli Giorgio Strafonda, mentre Roberto Buonasorte, uno dei fondatori del partito insieme a Messa e Proietti, ha evidenziato come “nelle nostre liste sia evidente la riconoscenza verso chi ci ha creduto dall’inizio, verso chi si è impegnato dal primo momento. Coerenza e coraggio, per un partito che sta privilegiando i territori”. Vittorio Messa ha parlato prima di Storace. Un lungo discorso in cui l’avvocato si è rivolto al pubblico, dichiarandosi “in debito per tutti questi anni” e proseguendo con un dato. “Finalmente siamo in una coalizione di destra, e Fini sta fuori. Su questa campagna elettorale, quello che mi ha più colpito è stata la distanza di alcuni candidati dai problemi reali della gente”. Arriva il turno di Storace, arrivato in sala poco prima. “Noi in Parlamento? Un bene per l’Italia”. E’ un fiume in piena l’ex governatore della Regione Lazio, che tra un riferimento tutto tranne che velato a Fini – “un delinquente che ci ha preso in giro per 30 anni” – un richiamo all’Europa che “deve puntare alla sovranità dei popoli e non a quella della moneta: in Europa ci voglio stare se mi conviene” – e una provocazione all’avversario Zingaretti – “lui l’uomo della pulizia? Prenda l’aspirapolvere e vada a casa sua” – ha anche esposto la “scaletta” della sue priorità in caso di elezione. “24 ore dopo non ci saranno più le auto blu, una settimana dopo metteremo un punto al commissariamento della Sanità, 8 settimane dopo i tagli a Irpef e Irap, dopo 10 settimane in Europa a batterci per i nostri quattrini”. Promesse, contenuti, populismo, e proclami di sacrifici e di relativa vittoria. Pubblico – ovviamente monocolore – in delirio. Se uno degli obiettivi era riavvicinare parte dell’elettorato, Storace può dirsi davvero soddisfatto.

vittorio-messa  vittorio-messa-ladestrastorace-primastorace-osimanistorace-napoleonistorace-messa-guidoniastorace-di-palma3storace-di-palmastorace-di-palma-2on-storacestorace-di-palma-messanapoleonifrancesco-storacefrancesco-storace-ladestracacciamani-storace-guidonia

 

 

 

 

dipalma-storace-messa-ladestra

Condividi