<In nessun modo la Buzzi Unicem sta per essere autorizzata a bruciare rifiuti, o ecoballe come qualcuno impropriamente continua a definirle; l’ampliamento richiesto da Buzzi Unicem sull’utilizzo dei materiali è fatto routinario, e non comporta alcun processo di combustione: quei materiali non verranno bruciati. Infine, nessun adeguamento degli altiforni è oggetto di richieste di autorizzazione agli Enti competenti, Regione Lazio e Provincia di Roma, da parte dell’azienda. Questo voglio affermarlo con la chiarezza necessaria a fermare qualsiasi speculazione>. A dichiararlo è il Sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis. L’atto pubblicato all’Albo Pretorio del comune di Guidonia Montecelio è un estratto del progetto di “Recupero come materia di rifiuti non pericolosi nella cementeria della Buzzi Unicem Spa di Guidonia”, presentato dalla Buzzi alla Provincia di Roma come istanza di assoggettabilità nel procedimento di Valutazione dell’impatto ambientale (Via) e nell’ambito di un altro procedimento di Autorizzazione integrata ambientale (Aia) già rilasciato a suo tempo. L’affissione pubblica è stata effettuata, come prevede la legge, per consentire ai cittadini e alle associazioni di prendere visione del progetto e presentare eventuali osservazioni. Il contenuto del progetto lo spiega il dirigente dell’Area VII – Ambiente e Parchi architetto Giovanna Recchia in una relazione inviata al sindaco. “Il progetto in fase autorizzatoria”, vi si legge, prevede esclusivamente l’uso di rifiuti non pericolosi nei processi di macinazione del cemento, quali sostituti della pozzolana naturale da miscelare con clinker e gesso. L’esito delle valutazioni svolte dal dirigente “evidenzia l’assenza di criticità rilevanti per il territorio e le risorse naturali, al contrario registra un impatto potenzialmente positivo, in quanto si ridurrà potenzialmente l’utilizzo di materie prime di origine naturale (estratte da cava), il consumo di energia e di combustibile per essiccazione della pozzolana naturale con la conseguente diminuzione delle emissioni e si ridurrà il quantitativo di rifiuti da conferire in discarica”. <Non è corretto e serio da parte di chicchessia colorare la realtà di fatti totalmente privi di fondamento che hanno il solo fine di creare allarmismi ingiustificati su temi così importanti e delicati che questa amministrazione ha sempre tenuto in considerazione – continua il sindaco Eligio Rubeis -. La competenza al rilascio delle autorizzazioni in oggetto è di Regione Lazio e Provincia di Roma, enti ai quali il colosso del cemento si era rivolto nel 2010 per la sola sostituzione degli inerti estratti da cava con materiali di rifiuti non pericolosi nell’ambito della produzione di calcestruzzo. Va ricordato che l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) richiesta sempre nel 2010 alla Provincia di Roma per l’utilizzo dei rifiuti come combustibile venne bocciata anche e soprattutto per il secco no espresso in Conferenza dei servizi dalla mia amministrazione. Questo provvedimento – conclude il sindaco – non riguarda inoltre in nessun modo lo schema di decreto ministeriale concernente il regolamento recante la disciplina dell’utilizzo di combustibili solidi secondari (css), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’Autorizzazione integrata ambientale, che non è ancora comunque norma>.
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