Arriva le neve, scuole chiuse nel fine settimana a Guidonia. Allertate dai Servizi Sociali le associazioni per eventuali situazioni di emergenza per anziani e disabili

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Le previsioni sono tutt’altro che buone, e a Guidonia si prendono i primi provvedimenti sulla molto probabile nevicata che scenderà sulla città tra oggi e domani. Neve o meno, c’è un rischio ancora maggiore, quello del ghiaccio sulle strade l’eventualità di dover provvedere alle esigenze di anziani e disabili, a causa appunto del freddo e delle conseguenze che questo porta. L’informativa è della direzione regionale della Protezione Civile. Dai Servizi sociali fanno sapere di aver provveduto a “sollecitare gli uffici e tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio – è lo stesso assessore Marco Berlettano a confermarlo –  chiedendo loro una preziosa collaborazione laddove si verificassero situazioni emergenziali che coinvolgessero le persone disagiate e comunque le fasce più deboli della nostra città”. Una risposta che è arrivata, pronta e disponibile come sempre. Tra gli altri provvedimenti, spicca quello della chiusura delle scuole, anche delle superiori, sia venerdì che sabato. “Dopo la ricezione di un fax della Protezione Civile  -spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea DI Palma – pervenuto alle ore 17.30 di giovedì 2 febbraio, fax che non lasciava spazio ad interpretazioni, alle ore 18.30 il Sindaco Rubeis  ha emesso ordinanza con la quale si sospendono le attività e si invitano le famiglie a tenere i figli a casa. Contestualmente le scuole, che saranno aperte, dovranno garantire un servizio di accoglienza”.  Provvedimenti necessari vista la delicatezza della situazione: si sa che il freddo e la neve, nei posti dove non si è abituati, creano non pochi problemi. Resta divertente una cosa: nei tg, nei giornali, non si parla d’altro che del gelo. “Tre parole: temperature in picchiata. Già. Ma si chiama freddo. E’ inverno. Fa freddo. Da sempre”. Questo si legge sul blog di Benedetto Ferrara, giornalista di Repubblica. E noi non possiamo far altro che sottoscrivere.

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